Infrastrutture prioritarie: il rapporto intermedio sulla programmazione PNRR
Presentati i primi risultati del rapporto predisposto dal Servizio Studi della Camera dei deputati in collaborazione con ANAC e l’Istituto di ricerca Cresme
È stato pubblicato sul sito di ANAC il Rapporto intermedio sulle infrastrutture prioritarie della programmazione Pnrr-Pnc, predisposto dal Servizio Studi della Camera dei deputati in collaborazione con l’Autorità nazionale Anticorruzione e l’Istituto di ricerca Cresme.
Programmazione PNRR-PNC: il rapporto intermedio sulle Infrastrutture prioritarie
Il documento è il primo dei due rapporti di sintesi previsti nell’ambito del monitoraggio 2023, recanti i dati intermedi sullo stato di attuazione della programmazione delle infrastrutture strategiche e prioritarie.
In particolare vengono presentati i primi risultati con dati aggiornati al 31 dicembre 2022, analizzando gli interventi individuati come prioritari con gli Allegati ai DEF dal 2015 al 2022 e inseriti nella programmazione PNRR e PNC. Rientrano in questo gruppo, tra gli altri, gli interventi nel settore dei trasporti, di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), inseriti nel PNRR e nel PNC e in particolare quelli riportati nell’elenco allegato al presente documento.
Nello specifico, il rapporto è articolato in due parti:
- presentazione dei principali dati relativi alla programmazione e realizzazione;
- focus sul mercato delle infrastrutture prioritarie con raffronti con gli altri mercati delle opere pubbliche.
L'analisi dei dati
Come specifica ANAC, dopo la frenata dovuta alla pandemia, alla crisi energetica, all’aumento dei prezzi delle materie prime e ai tempi necessari per la definizione delle regole e della governance del Piano il rapporto evidenzia un nuovo corso per gli interventi: a trainare il programma sono le infrastrutture ferroviarie il cui costo complessivo ammonta a circa 96,5 miliardi (il 73% del costo totale).
In generale, nella seconda metà del 2022 il mercato delle opere pubbliche ha registrato un’accelerazione, raggiungendo a dicembre il valore record mensile di oltre 21,2 miliardi di lavori in gara, di cui 8,3 miliardi sono relativi a infrastrutture prioritarie della programmazione Pnrr-Pnc, 8,2 miliardi a altre opere Pnrr-Pnc e 4,7 miliardi a altre opere pubbliche.
Durante il 2022 sono state autorizzate 125 procedure di affidamento dei lavori per la realizzazione di infrastrutture prioritarie per un ammontare complessivo di oltre 17,7 miliardi. Il 94% degli importi, pari a 16,6 miliardi, per il 70% dei bandi (88) è affidato con appalto integrato, mentre la restante parte, ovvero il 6% del valore in gara, pari a 1,1 miliardi per 37 bandi, è stato affidato con appalti di sola esecuzione lavori.
Il monitoraggio svolto evidenzia che:
- il 58% dei costi, pari a 67,8 miliardi, riguarda lavori in fase di progettazione (era oltre il 70%, 75,1 miliardi, a maggio 2022);
- il 20%, 23,8 miliardi, riguarda lavori in corso di esecuzione (erano 22,3 miliardi, il 21%, a maggio 2022);
- il 14%, pari a 15,8 miliardi, riguarda lavori in gara (erano 4,4 miliardi, il 4%, a maggio 2022) e in particolare l’affidamento di nuovi rilevanti cantieri per il potenziamento dei collegamenti ferroviari al Sud e nelle Isole;
- il 2%, circa 2,7 miliardi, riguarda lavori aggiudicati (1% a maggio 2022);
- il 6%, 6,4 miliardi, riguarda lavori con contratto sottoscritto e lavori da avviare (3% a maggio 2022).
Guardando ai dati territoriali, il 61% degli importi messi in gara per infrastrutture prioritarie dal programma Pnrr-Pnc, pari a 10,8 miliardi di euro, riguardano lavori da realizzare al Centro-sud, mentre il 38% degli importi, 6,8 miliardi, è invece relativo a lavori da realizzare nelle 12 regioni del Centro-Nord, fermo restando che la forte accelerazione in atto interessa tutto il Paese.
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