Ingegneri protagonisti o spettatori? Si riaccende il dibattito sul divario infrastrutturale Nord-Sud

Il palese e netto divario infrastrutturale tra Nord e Sud è davvero solo una questione di fondi o serve una regia tecnica più consapevole?

di Redazione tecnica - 26/03/2025

Le dichiarazioni

Proprio da Agrigento, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha ribadito l’impegno del Governo nel colmare questo divario: «Il mio compito è cucire insieme un’Italia troppo spesso divisa tra Nord e Sud, città e campagna, costa e interno. Investire in infrastrutture è un dovere morale e sociale». E ha aggiunto: «Da Ministro voglio lasciare in eredità un Paese più moderno, più veloce, più sicuro, più pulito, connesso e competitivo».

Nel corso del suo intervento, Salvini è tornato su uno dei temi più simbolici: il Ponte sullo Stretto. «La Sicilia merita collegamenti all’altezza dell’Europa. Il Ponte non è un capriccio, ma un’opera strategica che darà lavoro, sviluppo e dignità a un intero territorio». E, con riferimento alle prospettive locali, si è espresso anche sull’idea di un aeroporto ad Agrigento: «Io faccio il Ministro, non il bocciatore di progetti. Se arriveranno proposte concrete, basate su numeri, studi e sostenibilità, sarò il primo a prenderle in considerazione».

Dichiarazioni a cui ha fatto eco Domenico Angelo Perrini, presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, che ha sottolineato: «Il collegamento fra la Sicilia e l’Italia assegna a noi ingegneri un ruolo determinante per lo sviluppo infrastrutturale di questa grande opera. Parlarne nel territorio della Valle dei Templi è fondamentale perché è una terra dal valore inestimabile, ma purtroppo difficile da raggiungere. Creare infrastrutture come l’aeroporto di Agrigento e il ponte sullo Stretto significa migliorare la vita di chi abita qui ma anche facilitare il flusso di chi visita e vuole investire in questi luoghi meravigliosi».

Il nesso tra infrastrutture e sviluppo economico è evidente, come ha spiegato Fabio Corvo, presidente della Consulta Ordini Ingegneri di Sicilia: «Esiste una correlazione tra il livello infrastrutturale e lo sviluppo economico di una regione. La Sicilia si trova al di sotto della media nazionale in entrambi i campi. Prendiamo atto del riammodernamento della rete ferroviaria in corso, però il collegamento stabile col resto dell’Italia favorirà la mobilità interna. Il ponte è una concreta opportunità di sviluppo ed è assolutamente fattibile, gli studi tecnici non pongono rischi correlati ai sismi e al vento. È l’unica chances che la Sicilia abbia mai avuto per diventare davvero la Porta d’Europa nel Mediterraneo».

Un messaggio ripreso con forza anche da Achille Furioso, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Agrigento: «I lavori del convegno riservano risvolti importantissimi per il futuro della Sicilia. Ad Agrigento, crocevia per gli ingegneri di tutta Italia e per i vertici istituzionali del Paese che si occupano di mobilità, abbiamo posto al centro del dibattito nazionale le grandi opere, come l’aeroporto di Agrigento e il ponte sullo Stretto, aprendo un confronto sulle urgenze del Paese e, in particolare, sull’area Sud Occidentale che da troppi anni soffre l’isolamento infrastrutturale».

Nel corso dell’evento, Furioso ha anche ricordato come nel confronto con il Ministro sia stata rilanciata la proposta di project financing per l’aeroporto di Agrigento, già avanzata nel 2021 durante l’iter della legge di bilancio (a.s. 2448, art. 141-bis), e come «il professore Edoardo Cosenza con analisi approfondite ha confermato che il ponte sullo Stretto non pone rischi sismici né relativi al vento». L’on. Raffaele Stancanelli ha infine «assicurato che proporrà al Ministro Salvini di attenzionare il video divulgativo condiviso durante la tavola rotonda, da cui emerge anche lo stato di avanzamento della tangenziale nord di Agrigento, opera che contribuirebbe a ridurre il congestionamento del traffico».

Un focus tecnico è stato infine portato anche sul trasporto ferroviario. Domenico Armenio, presidente della Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di Agrigento, ha ricordato che «tra gli interventi di potenziamento delle infrastrutture siciliane programmati da RFI, è in attuazione l’inserimento delle due nuove fermate di San Michele e Fontanelle, nel tratto Aragona Caldare–Agrigento Bassa della linea Palermo–Agrigento–Porto Empedocle».

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