Mercato dei Contratti pubblici, pubblicato il rapporto ANAC

Il report evidenzia una crescita notevole per gli appalti di forniture, specialmente in ambito sanitario. In diminuzione invece quelli di lavori, soprattutto nel settore dei servizi

di Redazione tecnica - 20/10/2022

L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha pubblicato il rapporto sul mercato dei contratti pubblici relativo al primo quadrimestre 2022. Sulla base di quanto rilevato nella Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, aumentano notevolmente gli appalti per le forniture, in particolare in ambito sanitario.

Contratti Pubblici: il report ANAC sul I quadrimestre 2022

I primi quattro mesi del 2022 registrano in particolare una crescita del 40% sull’importo delle forniture (51% dei circa 84,5 miliardi complessivi), a fronte di una diminuzione dei lavori del 33% (15,4% dei circa 84,5 miliardi).

Come spiega ANAC, l’aumento delle forniture è dipeso in gran parte da un importante bando multi-lotto della Centrale di Committenza della Regione Lombardia, Azienda Regionale per l’Innovazione e Acquisti (ARIA SPA), con un bando di oltre 6,3 miliardi di euro in cui è stata considerata l’opzione del rinnovo e l’aumento del quinto d’obbligo per un totale di circa 14,7 miliardi di euro.

La flessione dei lavori è dipesa in gran parte da una diminuzione degli appalti nel settore servizi di interesse generale (elettricità, gas, trasporti, telecomunicazioni, servizi postali, gestione rifiuti, approvvigionamento idrico ecc.). Diminuzione rispetto al quadrimestre precedente, anche nei settori lavori e servizi (rispettivamente -45,6% e -13,6%), mentre si registra un aumento delle forniture del 12,5%.

I dati sulle procedure

Incremento significativo, in termini di importo, per le procedure aperte nei settori ordinari e speciali (rispettivamente +68,5% e +113,1%); si segnala invece una diminuzione invece delle procedure ristrette, in particolare nei settori ordinari (-71,5%) oltre che una flessione degli affidamenti diretti in particolare nei settori ordinari (-52,5%) e delle procedure negoziate senza bando in particolare nei settori speciali (-82,9%).

Guardando invece al numero, le procedure ristrette registrano una flessione in entrambi i settori ordinari e speciali (rispettivamente -21,0% e -37,0%) e un aumento degli affidamenti diretti, sempre in entrambi i settori ordinari e speciali (rispettivamente +18,8% e +19,1%).

 

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