Mercato immobiliare non residenziale: continua la crescita
Il report OMI con i dati del II trimestre 2024: crescita trasversale, con qualche calo più evidente nel segmento dei negozi di alcune grandi città
Nel secondo trimestre 2024 continua la ripresa del settore immobiliare non residenziale, con un generale aumento delle compravendite (+2,3%) rispetto allo stesso periodo del 2023.
Mercato immobili non residenziali: il report OMI del II trimestre 2024
La conferma arriva con il nuovo report dell’Osservatorio Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate, che evidenzia un aumento complessivo dei volumi trasversale: in questo trimestre sono stati compravenduti circa 61 mila immobili a destinazione non residenziale.
Più della metà degli scambi, oltre 36 mila riguardano il settore terziario-commerciale, (+3,4%). In particolare, si segnala la ripresa di depositi commerciali e autorimesse, oltre il 3% in più su base tendenziale, e dei negozi che mostrano un incremento del 5,5%.
Dati positivi anche per gli immobili a destinazione produttiva e produttiva-agricola che hanno registrato un rialzo delle compravendite rispettivamente del 9,9% e del 3,5%, consolidando i risultati dei due trimestri precedenti. L’unica flessione che si rileva in questo trimestre riguarda le unità immobiliari classificate in altro (-1,1%).
Le compravendite di uffici
Per quanto riguarda gli uffici il periodo aprile-giugno visto un aumento delle compravendite del 2,6%, (circa 3.400 unità scambiate), con una crescita delle transazioni diffusa in tutte le aree geografiche del paese, registrando addirittura +11% al Centro, mentre il Nord Ovest, è in controtendenza (-4%).
Scendono le transazioni nei capoluoghi (-1,6%), a fronte di un incremento che nei comuni minori dove il rialzo raggiunge quasi il 7%. Inoltre in aumento le superfici scambiate con tassi di variazione negativi soltanto nelle aree del Centro e delle Isole.
Guardando ai dati delle otto principali città italiane, rispetto allo stesso periodo 2023 si regista un calo minimo, pari allo 0,5%, una sorta di conrrappeso tra iil forte rialzo di mercati di Napoli e Genova e la netta diminuzione invece a Torino a Palermo. Sostanzialmente stabili Bologna e Firenze, mentre Roma si caratterizza per l’aumento dei volumi contrapposto alla diminuzione delle superfici, esattamente al contrario di Milano, dove si riducono i volumi ma si assiste ad un incremento delle superfici.
Nelle altre città cresce la dimensione degli uffici scambiati, arrivando, nei casi di Napoli e Genova, a valori più che doppi rispetto a quelli del secondo trimestre 2023.
Le compravendite di negozi
Le compravendite di negozi del II trimestre 2024 contano 10.903 unità scambiate, (+5,5% rispetto allo stesso periodo del 2023). Come spiega il report, l’aumento dei volumi riguarda tutte le aree del paese, con variazioni più marcate al Nord Est e al Centro; la crescita è distribuita più o meno equamente tra comuni capoluogo e non capolougo con tassi di variazione, entrambi superiori al 5%.
Il mercato delle grandi città riflette con qualche lieve differenza quello nazionale con un aumento del numero di negozi solo dell’1,9%. Il rallentamento è dovuto alla flessione di ben il 12,3% del mercato di Milano e di Palermo (-17,8%), seguita da Firenze, -5,7%. Crescono invece, nel complesso del mercato delle grandi città, le superfici di negozi scambiati, +7% tendenziale, con andamenti in alcuni casi di segno opposto rispetto a quelli delle unità compravendute.
Le compravendite di capannoni
Infine, nel trimestre aprile-giugno 2024 aumentano anche gli scambi di unità a destinazione produttiva, pari a 4.245 unità (+9,9%). La crescita coinvolge, anche se in misura diversa, tutte le aree geografiche del paese: il Centro e le Isole esibiscono tassi più contenuti mentre nelle aree del Nord, dove si concentra la quota maggiore degli scambi, più dei due terzi del totale nazionale, e al Sud, le variazioni sono più elevate.
Analizzando il mercato nelle dodici province nelle quali è ubicata la maggior quota dello stock di questo settore, nel secondo trimestre del 2024, gli scambi crescono complessivamente del 5,6% rispetto allo stesso trimestre del 2023. In evidenza i mercati di Bergamo, Padova e Roma dove le compravendite aumentano, in termini tendenziali, di oltre il 30%. In flessione invece gli scambi nelle province di Torino, Milano e Brescia.
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