Milleproroghe: nuove modifiche per consorzi stabili e BIM?

Dopo il correttivo di cui al D.Lgs. n. 209/2024, il D.Lgs. n. 36/2023 (Codice Appalti) riceverà ulteriori modifiche dalla legge di conversione del Milleproroghe

di Redazione tecnica - 12/02/2025

Dal punto di vista normativo, un codice è un insieme organico e sistematico di norme che disciplinano una determinata materia in modo coerente e coordinato. Si tratta di una raccolta legislativa che mira a fornire una regolamentazione completa, riducendo la frammentazione normativa e garantendo maggiore certezza del diritto. Un codice ha solitamente una struttura articolata in libri, titoli, capi e articoli, ed è pensato per essere un punto di riferimento unitario per tutti gli operatori del settore.

Codice dei contratti: nuove modifiche dal Milleproroghe

Per esempio, il Codice dei contratti pubblici (il D.Lgs. n. 36/2023) disciplina in modo unitario l'intero settore degli appalti pubblici, accorpando e coordinando tutte le disposizioni fondamentali relative alla materia. In realtà, tutti gli operatori del settore sono consapevoli che la normativa che regola il comparto dei lavori pubblici è ben più articolata. Oltretutto, molto spesso la situazione si complica ulteriormente con la pubblicazione di norme derogatorie che non modificano la norma ma ne posticipano l’efficacia.

È quello che sta accadendo con la conversione in legge del Decreto Legge 27 dicembre 2024, n. 202 recante “Disposizioni urgenti in materia di termini normativi” che terminerà entro il prossimo 25 febbraio il suo iter al Senato e poi alla Camera con il consueto voto di fiducia al Governo.

Nell’attesa di conoscere il testo del disegno di legge approvato dal Senato (che sarà certamente confermato anche alla Camera con voto di fiducia), possiamo osservare che nel fascicolo degli emendamenti ne sono presenti 24 che incidono direttamente o indirettamente sul Codice dei contratti (D.Lgs. n. 36/2023) o sul correttivo (D.Lgs. n. 209/2024).

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