Ministero della Salute: Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia passano in «zona gialla»
Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia per un periodo di quindici giorni nella «zona gialla» che viene prorogata nella altre regioni già in «zona gialla»
Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 310 del 31 Dicembre 2021 l’Ordinanza 31 Dicembre 2021 del Ministero dlla Salute recante “Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle Regioni Liguria, Marche, Veneto e nelle Province autonome di Trento e Bolzano.”.
Regioni Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia in zona gialla
Con la citata Ordinanza nelle Regioni Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia si applicano, per un periodo di quindici giorni e vengono prorogate per ulteriori 15 giorni nelle regioni Liguria, Marche, Veneto e nelle P.A. di Trento e Bolzano, salva nuova classificazione, le misure di cui alla c.d. «zona gialla», nei termini di cui all’art. 9-bis, comma 2-bis, del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, come da ultimo modificato dal decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 229; l’Ordinanza entrerà in vigore lunedì 3 gennaio 2022 e si applicherà, salvo proroghe, sino a lunedì 17 gennaio 2022.
L’Ordinanza relativa al passaggio delle Regioni Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia dalla zona bianca alla zona gialla ed alla proroga per ulteriori 15 giorni nelle regioni Liguria, Marche, Veneto e nelle P.A. di Trento e Bolzano è stata determinata:
- dal Report n. 85 della Cabina di Regia in cui è rilevato che: «L’aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione si conferma in Italia per la decima settimana consecutiva. A livello nazionale l’incidenza settimanale ha superato i 750 casi per 100,000 abitanti. La velocità di trasmissione nella settimana di monitoraggio si mantiene al di sopra della soglia epidemica nella maggior parte delle regioni Italiane. L’attuale scenario di crescita dell’utilizzo dei servizi ospedalieri osservato nell’ultima settimana, associato alle progressive evidenze che arrivano da altri Paesi Europei, rende necessario invertire la tendenza per evitare condizioni di sovraccarico dei servizi sanitari, già oggi fortemente impegnati. L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza pari ad oltre 15 volte la soglia dei 50 casi settimanali per 100.000 abitanti non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento pari al 21% ed in continua e costante diminuzione. L’epidemia si trova in una fase delicata ed un ulteriore rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è altamente probabile. Alla luce della elevata incidenza e della circolazione della variante Omicron di SARS-CoV-2, è necessario il rigoroso rispetto delle misure comportamentali individuali e collettive, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e riducendo le occasioni di contatto ed evitando in particolare situazioni di assembramento.Una più elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a contenere l’impatto dell’epidemia anche sostenuta da varianti emergenti..»;
- dal documento sempre della Cabina di Regia recante «Indicatori
decisionali come da decreto-legge del 18 maggio 2021, n. 65 art.
13», allegato al verbale del 17 dicembre 2021 della Cabina di
regia, dal quale risulta, tra l’altro, che in data 30 dicembre
2021:
- la Regione Lazio ha presentato:
- un’incidenza dei contagi pari a 518 casi ogni 100.000 abitanti,
- un tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva pari al 12,6%,
- un tasso di occupazione di posti letto in area medica pari al 17,6% e
- la Lombardia ha presentato:
- un’incidenza dei contagi pari a 1.442 casi ogni 100.000 abitanti,
- un tasso di occupazione di posti letto in area medica pari al 17,5% e
- un tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva pari al 13,3%,
- il Piemonte ha presentato:
- un’incidenza dei contagi pari a 1.021 casi ogni 100.000 abitanti,
- un tasso di occupazione di posti letto in area medica pari al 20,2% e
- un tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva pari al 16,2%,
- la Sicilia ha presentato:
- un’incidenza dei contagi pari a 393 casi ogni 100.000 abitanti,
- un tasso di occupazione di posti letto in area medica pari al 20,2% e
- un tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva pari al 11,0%,
- la Liguria ha presentato:
- un’incidenza dei contagi pari a 568 casi ogni 100.000 abitanti,
- un tasso di occupazione di posti letto in area medica pari al 28,3% e
- un tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva pari al 19,0%,
- la regione Marche ha presentato:
- un’incidenza dei contagi pari a 487 casi ogni 100.000 abitanti,
- un tasso di occupazione di posti letto in area medica pari al 22,1% e
- un tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva pari al 20,6%,
- che il Veneto ha presentato:
- un’incidenza dei contagi pari a 860 casi ogni 100.000 abitanti,
- un tasso di occupazione di posti letto in area medica pari al 19,0% e
- un tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva pari al 18,2%,
- che la P.A. di Trento ha presentato:
- un’incidenza dei contagi pari a 794 casi ogni 100.000 abitanti,
- un tasso di occupazione di posti letto in area medica pari al 19,3% e
- un tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva pari al 23,3%,
- che la P.A. di Bolzano ha presentato:
- un’incidenza dei contagi pari a 503 casi ogni 100.000 abitanti,
- un tasso di occupazione di posti letto in area medica pari al 16,2% e
- un tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva pari al 18,0%,
- la Regione Lazio ha presentato:
Le regioni e le P.A. In zona gialla
In definitiva sono, quindi, a tutt’oggi, in zona gialla le Regioni Friuli Venezia Giulia, Calabria, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Veneto e le due Province autonome di Bolzano e di Trento in rifermento alle ordinanze di seguito indicate:
- ordinanza 24 dicembre 2021 per le regioni Calabria e Friuli Venezia Giulia con scadenza 10 gennaio 2022.
- ordinanza 31 dicembre 2021 per le regioni Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Veneto e nelle Province autonome di Bolzano e di Trento con scadenza 17 gennaio 2022.
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