Normativa edilizia e urbanistica: stop a imbarazzante stratificazione
Le indicazioni dell'on. Mazzetti durante il question time alla Camera: non più rimandabili la riforma normativa e il rilancio del settore delle costruzioni
Nuove politiche edilizie e urbanistica, una riforma organica che metta stop a quella che viene definita come “un’imbarazzante stratificazione normativa”, la realizzazione di un G7 delle costruzioni per il rilancio di uno dei settori trainanti dell’economia italiana.
Riforma edilizia e urbanistica: necessario eliminare la stratificazione normativa
Sono questi i principali punti messi in evidenza dall’ on. Erica Mazzetti nel corso del question time con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sulle Iniziative per una nuova disciplina delle costruzioni e per la riforma della legge urbanistica
Per Mazzetti “si avverte la necessità di nuove politiche edilizie e urbanistiche, in grado di pianificare e costruire le nostre città. Per affrontare queste sfide non è più rimandabile una riforma organica del Testo unico dell’edilizia, anche in seguito al recente Salva casa, ma anche una riforma generale dell’urbanistica".
Secondo la deputata, quella attuale è una situazione imbarazzante, con una stratificazione di norme che partono dalla legge n. 1150/1942, la legge urbanistica, che è ancora in vigore, per continuare con la n. 1444/1968, con il Testo Unico Edilizia del 2001 e la modifica del Titolo V della Costituzione.
A ciò si aggiunge il tema dell’edilizia popolare, con scarsità di disponibilità di alloggi accessibili. Sulla questione, Mazzetti ha ricordato i numeri di Federcasa, secondo cui è necessario il lancio di un piano casa di almeno 250.000 alloggi, anche mediante utilizzo di aree e strutture pubbliche. “È necessario superare tutto questo, facendo un testo unico delle costruzioni che raccolga edilizia, urbanistica e sicurezza nei cantieri".
Non solo: "vista l’importanza dei numeri, della tecnologia, delle maestranze che ci sono nel nostro Paese, sarebbe opportuno, nel breve termine, pensare anche a fare un G7 delle costruzioni, un settore strategico per rilanciare l’economia e le maestranze del nostro Paese”.
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