Nuovo codice dei contratti: ok alle proposte dei professionisti
Le commissioni parlamentari hanno accolto gran parte delle proposte avanzate da CNI e RPT. Verranno recepite nel nuovo schema?
È arrivato nei giorni scorsi l’ok dalle Commissioni Parlamentari coinvolte in relazione alle osservazioni del Governo sul nuovo Codice dei contratti pubblici e il Consiglio Nazionale Ingegneri, insieme alla Rete Professioni Tecniche, esprime soddisfazione, evidenziando come siano state recepite gran parte delle richieste e delle proposte avanzate dalla stessa RPT e dal CNI nel corso delle audizioni.
Nuovo Codice dei Contratti: ok alle osservazioni delle professioni tecniche
Nello specifico, le Commissioni hanno favorevolmente accolto i seguenti punti:
- il possibile divieto assoluto di fornire prestazioni professionali a titolo gratuito;
- verifica della compatibilità geologica, geomorfologica, idrogeologica e sismica dell'opera durante la fase di progettazione, includendone i risultati nella relazione tecnica allegata. Non può inoltre essere consentito il subappalto né l'affidamento, da parte dell'appaltatore a lavoratori autonomi, della redazione della predetta relazione;
- possibile divieto di subappalto della progettazione e delle attività ad essa connesse; obbligo di utilizzare, per l'affidamento dei servizi di architettura e ingegneria, i parametri a base del calcolo da aggiornare in relazione alle modifiche previste dal nuovo codice, in particolare la riduzione dei livelli di progettazione da 3 a 2.
- opportunità di inserire una previsione che consenta alle stazioni appaltanti di individuare l'importo da porre a base di gara per l'affidamento dei servizi di architettura e ingegneria e altri servizi tecnici anche attraverso il recepimento delle tabelle aggiornate dei corrispettivi commisurati al livello qualitativo delle prestazioni e delle attività richieste, in ossequio al principio dell'equo compenso;
- definizione dei casi in cui è possibile ricorrere all’appalto integrato, introduzione di una soglia di importo minima per il ricorso a tale strumento, ribadendo che non è possibile procedere con questo istituto per opere di manutenzione, indipendentemente dal loro valore, specificando che l'offerta ha ad oggetto una proposta tecnica in luogo del progetto esecutivo;
- modifica dell'articolo 50, relativo all’affidamento, sostituendo al comma 4 le parole: "fatti salvi i contratti ad alta intensità di manodopera" con le seguenti: "ad eccezione delle ipotesi di cui all'articolo 108, comma 2, da aggiudicare esclusivamente con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo" e aggiungendo dopo le parole: "del prezzo più basso" le seguenti: "motivando adeguatamente la scelta";
- relativamente ai tempi di nomina della Commissione di concorso, specificarle per scongiurare il rischio che il doppio anonimato (dei concorrenti e dei giurati) possa evidenziare eventuali incompatibilità soltanto dopo il giudizio della commissione, invalidando così l'intera procedura;
- specifica dei requisiti per gli appalti di servizi di architettura e ingegneria e altri servizi tecnici, prevedendo la possibilità di ricorrere per i requisiti economico-finanziari ad opportuna copertura assicurativa e di considerare, per i requisiti di capacità tecnica e professionale, un periodo nel quale aver espletato servizi analoghi pari a dieci anni;
- revisione, per la direzione dei lavori, della facoltà per la stazione appaltante di procedere dell'affidamento interno della direzione lavori in luogo dell'obbligatorietà.
- previsione, per il collaudo, della facoltà per la stazione appaltante dell'affidamento interno del collaudo in luogo dell'obbligatorietà.
- chiarimenti sulla disciplina transitoria relativa alla progettazione per i progetti in corso, in relazione alla riduzione dei livelli progettuali da 3 a 2;
- inserimento anche dei geometri tra le categorie nominabili per i componenti del collegio consultivo tecnico.
- no all'introduzione di livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti dalle direttive eurounitarie (gold-plating).
Sul parere favorevole delle Commissioni esprime soddisfazione Angelo Domenico Perrini, Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri. “Sia come RPT che come CNI abbiamo profuso un grande impegno per vigilare e contribuire alla redazione di una normativa chiara ed utile per le categorie professionali e, in ultima analisi, per i cittadini. Ci auguriamo che il Governo possa accogliere le osservazioni di Camera e Senato, in modo da avere nel Codice dei contratti pubblici uno strumento finalmente efficace, atto alla realizzazione rapida di opere di qualità”.
L’auspicio è che il Governo licenzi un testo finale che consenta al Codice di garantire l’efficacia richiesta da più parti.
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