Obblighi di trasparenza: richiamo di ANAC alle società in controllo pubblico

Il d.Lgs. n. 33/2013 prevede gli stessi obblighi di trasparenza a carico delle Pubbliche Amministrazioni, con la pubblicazione dei dati relativi ad amministratori e dirigenti

di Redazione tecnica - 03/03/2025

Le società in controllo pubblico devono rispettare gli stessi obblighi di trasparenza previsti per le pubbliche amministrazioni secondo il criterio di compatibilità previsto all’art. 2-bis, co. 2, lett. b) del d.Lgs. n. 33/2013.

Società in controllo pubblico: ANAC sugli obblighi di trasparenza

A chiarirlo è ANAC con il parere del 12 febbraio 2025, fasc. n. 262, a seguito di una segnalazione sulla mancata pubblicazione di dati essenziali, nella sezione “Società trasparente” del sito di una società a controllo pubblico, in particolare di quelli riguardanti compensi e spese di missione degli amministratori e dirigenti.

Nel valutare la questione, ANAC ha richiamato le “Nuove linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici”, approvate con la Delibera n. 1134/2017, nelle quali è stato evidenziato che le società in controllo pubblico pubblicano i dati e le informazioni relativi sia all’organizzazione sia all’attività di pubblico interesse svolta, e devono assicurare sia l’accesso civico cd. semplice sia l’accesso civico cd. generalizzato

Inoltre rientrano tra i soggetti obbligati alla pubblicazione di dati e informazioni:

  • gli amministratori delle società in controllo pubblico, compreso il Presidente e il Consiglio di Amministrazione, in quanto titolari di poteri di indirizzo generale (art. 14, comma 1-bis, del d.lgs. 33/2013).
  • i dirigenti, i quali, pur non essendo ancora oggetto di un regolamento specifico, devono comunque comunicare alla società i dati previsti dall’art. 14 del d.lgs. 33/2013.

Anche le società in house sono soggette a questi obblighi, poiché il rapporto di controllo esercitato dall’amministrazione pubblica le rende assimilabili, sotto il profilo della trasparenza, agli enti pubblici.

Dati da pubblicare

Le società in controllo pubblico devono rendere disponibili nella sezione “Società trasparente” del proprio sito web i seguenti dati riferiti ai loro amministratori:

  • Atto di nomina e durata dell’incarico;
  • Curriculum vitae;
  • Compensi percepiti per la carica ricoperta;
  • Importi relativi a viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici;
  • Dati sulle altre cariche ricoperte presso enti pubblici o privati e i relativi compensi;
  • Eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e i compensi spettanti;
  • Dichiarazioni reddituali e patrimoniali.

L’obbligo di pubblicazione non sussiste solo nel caso in cui l’incarico sia svolto a titolo completamente gratuito, ossia senza alcuna forma di remunerazione, indennità o gettone di presenza.

Sanzioni per mancata trasparenza

L’ANAC ha precisato che la mancata pubblicazione, o una pubblicazione incompleta, di questi dati può comportare l’applicazione delle sanzioni previste dall’art. 46 del d.lgs. 33/2013.

Tra le possibili conseguenze:

  • valutazione negativa della responsabilità dirigenziale;
  • possibile danno all’immagine dell’amministrazione;
  • ripercussioni sulla retribuzione di risultato e sul trattamento accessorio del personale responsabile della trasparenza.

Inoltre, chiunque può segnalare all’ANAC eventuali inadempimenti, avviando un procedimento di vigilanza.

Quadro normativo ancora incompleto per i dirigenti

Infine, in riferimento ai titolari di incarichi dirigenziali, il quadro normativo è ancora in fase di definizione. L’art. 14 del d.lgs. 33/2013 prevede che gli obblighi di pubblicazione dei dati dei dirigenti siano definiti da un regolamento attuativo, che però non è stato ancora emanato.

Di conseguenza, in attesa del completamento della normativa, resta comunque l’obbligo per i dirigenti di comunicare i propri dati alla società di appartenenza, in linea con quanto stabilito dai codici di comportamento della pubblica amministrazione.

 

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