Occupazione e PIL, il settore costruzioni traina la crescita

Le stime mostrano come la crescita sia stata guidata dalle regioni del Mezzogiorno e, in misura più contenuta, da quelle del Nord-ovest

di Redazione tecnica - 27/06/2024

La crescita economica italiana nel 2023 si attesta allo 0,9%, con un aumento del PIL più intenso nel Mezzogiorno (+1,3%), e nel Nord-Ovest (+1%). Il settore più dinamico si conferma quello delle costruzioni, con i migliori risultati al Centro e al Sud (5,8% e 4,6%). Sviluppo più ampio nel Mezzogiorno anche per l’occupazione, con un incremento pari al 2,5%, mentre è più contenuto nelle altre aree (Nord-est +2%, Nord-ovest +1,5% e Centro +1,2%).

PIL e occupazione: i dati preliminari ISTAT per il 2023

Sono questi i dati preliminari del PIL e dell’occupazione riportati da ISTAT. Le stime mostrano come la crescita sia stata guidata dalle regioni del Mezzogiorno e, in misura più contenuta, da quelle del Nord-ovest. L’area del Mezzogiorno ha registrato nel 2023 la performance migliore, con un aumento dell’1,3% del Pil in volume, seguita dal Nord-ovest, dove la crescita si è attestata all’1%, risultando lievemente superiore alla media nazionale. Nelle rimanenti aree il Pil è cresciuto a tassi più contenuti, con un aumento dello 0,8% nel Nord-est e dello 0,5% nel Centro, con una crescita al di sotto della media di ben mezzo punto percentuale.

L’occupazione, a livello nazionale e misurata in termini di numero di occupati, è aumentata dell’1,8%, con una concentrazione nelle regioni del Mezzogiorno, (+2,5%) e in quelle del Nord-est, dove il numero degli occupati è aumentato del 2%. Gli andamenti positivi dell’input di lavoro al Nord-ovest e al Centro hanno mostrato incrementi inferiori alla media nazionale, rispettivamente, pari all’1,5% e all’1,2%.

I dati per aree regionali

Per quanto riguarda le Costruzioni, si confermano nel 2023 come il settore trainante dell’economia del Mezzogiorno, con una crescita del valore aggiunto del 4,6% nell’area. A contribuire alla performance positiva anche i settori dei Servizi finanziari, immobiliari e professionali (+3,3%), del Commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+1,6%) e degli Altri servizi (+0,9%). Negativi invece i risultati in agricoltura (-3,2%), e nell’Industria (-0,5%) è stata, comunque, inferiore alla media.

Guardando alle altre aree, nel Nord-ovest la crescita è stata sostenuta dal settore delle Costruzioni, il cui valore aggiunto è aumentato del 2,7% e dall’Agricoltura: ben +6,3% sul valore aggiunto in volume. Positiva la dinamica osservata nei settori dei Servizi finanziari, immobiliari e professionali (+2,3%) e del Commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+2,2%), in cui il valore aggiunto ha registrato incrementi, rispettivamente, allineati e superiori alla media nazionale. In flessione solo il settore dell’Industria in senso stretto, con una riduzione del valore aggiunto in volume dell’1,3%.

La crescita del Pil nel Nord-est è stata ancora guidata dai settori delle Costruzioni (+3,5%) e del Commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+2,1%). Positivo il contributo del settore dei Servizi finanziari, immobiliari e professionali (+1,5%), in cui il valore aggiunto ha registrato, comunque, una crescita modesta rispetto alle altre aree del Paese. Tiene il settore dell’Industria in senso stretto, con il miglior risultato del Paese mantenendo sostanzialmente invariato, rispetto all’anno precedente, il livello del valore aggiunto in volume (-0,2%). Drastica riduzione invece nel settore dell’Agricoltura: -5,1%.

Nelle regioni del Centro, il settore delle Costruzioni e quello degli Altri servizi sono risultati i comparti più dinamici del Paese, registrando tassi di crescita del valore aggiunto pari al 5,8% e all’1,1%. In linea con la media nazionale è risultato, invece, l’andamento del settore dei Servizi finanziari, immobiliari e professionali, il cui valore aggiunto è aumentato del 2,3%. Negativi invece gli andamenti di Agricoltura e Industria in senso stretto, i cui valori aggiunti hanno registrato una decisa battuta d’arresto, con cali, rispettivamente, del 6,1% e del 2,6%.

I dati occupazionali

Infine, nell’ambito dell’occupazione, il settore più dinamico a livello nazionale è stato quello del Commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni, con una variazione che ha raggiunto il suo apice nel Nord-est (+4,4%). In espansione anche il settore dei Servizi finanziari, immobiliari e professionali che ha toccato livelli di crescita particolarmente elevati nel Mezzogiorno (+4,6%). In quest’area, l’occupazione del settore dell’Industria in senso stretto ha registrato una variazione del 3,3%, superiore alla crescita media nazionale. In flessione è risultata, invece, l’occupazione in Agricoltura nel Nord che è diminuita del 4,9% e del 4,8%, rispettivamente, nel Nord-ovest e nel Nord-est.

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