Parità di genere e Subappalto: interviene il MIT
Parità di genere negli appalti PNRR: obblighi solo per l'aggiudicatario? Lo chiarisce un nuovo parere del Supporto Giuridico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT)
Quali sono gli obblighi in materia di parità di genere negli appalti pubblici finanziati con fondi PNRR? Un'impresa subappaltatrice con più di 15 dipendenti è tenuta alla trasmissione della relazione di genere, anche se l'aggiudicataria non lo è? Quali sono i limiti dei controlli delle stazioni appaltanti in materia?
Parità di genere e Subappalto: il parere del MIT
A queste domande ha risposto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) con il parere n. 3224 del 30 gennaio 2025, fornendo un chiarimento importante che mette in luce i confini della normativa applicabile in tema di pari opportunità generazionali, di genere e di inclusione lavorativa nei contratti pubblici.
La questione sottoposta al MIT riguardava un appalto PNRR in cui l'impresa aggiudicataria, avendo meno di 15 dipendenti, non era soggetta agli obblighi di trasmissione della relazione di genere sulla situazione del personale, alla certificazione e agli altri adempimenti previsti dall'art. 47 del D.Lgs. n. 198/2006 (Codice delle pari opportunità). Tuttavia, l'impresa subappaltatrice coinvolta nell'esecuzione del contratto aveva 40 dipendenti, quindi ben oltre la soglia prevista per l'applicazione di questi obblighi.
La domanda posta al MIT è semplice: la verifica del rispetto della normativa sulla parità di genere si estende anche ai soggetti subappaltatori?
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