Perdere il Superbonus per colpa dell’impresa: provare il danno non è scontato
In caso di danno da “perdita di chance” la giurisprudenza non è ancora del tutto consolidata, ma per ricevere il risarcimento una perizia può essere decisiva
Il valore della perizia
È evidente che in simili casi tutto ruota intorno alla necessità di allegare i documenti in grado di provare ogni singolo requisito di spettanza del bonus e di ricostruire il comportamento concreto del costruttore. Da ciò, infatti, dipende se non l’ottenimento di un risarcimento di per sé, almeno l’estensione del suo ammontare a totale copertura del bonus perduto. Si tratta di elementi che solo professionisti esperti in materia possono individuare compiutamente, dettagliandoli, ad esempio, in una perizia.
I suoi contenuti non solo sono ammissibili come prova, ma possono anche rappresentare il tassello decisivo su cui il giudice basa la propria sentenza, e anche se la perizia è “confezionata” al di fuori del processo.
Sul punto, ad esempio, la sentenza n. 3524/2023 della Cassazione ha stabilito che “non è vietato al giudice del merito, nella valutazione di tutti gli elementi sottopostigli e sempre che ne dia adeguata ragione, di porre a base della propria decisione una perizia stragiudiziale di parte – anche se impugnata dall’avversario e nonostante il suo valore di mera allegazione defensionale invece che di mezzo di prova legale”.
A cura di Cristian
Angeli
ingegnere esperto di agevolazioni fiscali applicate
all’edilizia
www.cristianangeli.it
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