Ponte sullo Stretto: il CNI crea un Gruppo di lavoro a supporto del progetto
Il presidente Angelo Domenico Perrini: "Riteniamo sia fondamentale porre particolare attenzione alla fase di progettazione, la vera chiave per il successo dell'impresa"
C'è grande entusiasmo tra i professionisti per il rinnovato interesse del Governo nella realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. La conferma arriva dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri che, tramite le parole del presidente, Angelo Domenico Perrini, evidenzia come il Ponte non potrà che migliorare la facilità del transito tra Calabria e Sicilia, per il beneficio di entrambi i territori e dell’intero Paese, considerato che ad oggi ben 12 milioni di persone devono prendere il traghetto.
Ponte sullo Stretto: il CNI crea un gruppo di lavoro
“Siamo felici che il Ministro Salvini stia tenendo fede agli impegni - ha continuato Perrini - e, come abbiamo avuto già modo di esporre, riteniamo sia fondamentale porre particolare attenzione alla fase di progettazione: la vera chiave per il successo dell'impresa”. Proprio per questo il CNI ribadisce che la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina dovrà coinvolgere i migliori professionisti del settore e sarà svolta nella massima trasparenza e condivisione con l’opinione pubblica e con la comunità professionale e tecnica.
Sulla base di questi presupposti, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha istituito un apposito Gruppo di lavoro, coordinato dal Consigliere Edoardo Cosenza e che vedrà la partecipazione anche del Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Massimo Sessa. Il Consigliere Cosenza ha sottolineato come i ponti, siano simbolo di comunicazione e scambio culturale “Non lasciamo la Sicilia e il Meridione fuori da questa comunicazione. La tecnologia moderna è in grado di realizzare quest'opera e il gruppo contiene professionalità del massimo livello in tutti i campi dell'ingegneria coinvolte nel progetto".
Gli fa eco il Consigliere Carla Cappiello: “Il Ponte sullo Stretto rappresenterà un'altissima opera di ingegneria italiana nel mondo ed è per questo che noi ingegneri dobbiamo offrire il massimo supporto per la sua costruzione. Oltre l'aspetto infrastrutturale, il Ponte ha una triplice valenza: economica, sociale ed ambientale. Economica perché movimenterà tonnellate di merci al giorno, rendendo Sicilia e Calabria regioni strategiche nello scacchiere del Mediterraneo; sociale, perché per la sua realizzazione si creeranno posti di lavoro, con conseguenti plurimi benefici; ambientale, perché sarà ripulito il Canale di Sicilia con conseguente risparmio di 140 mila tonnellate di CO2".
Il progetto del Ponte
Il progetto del 2011 prevedeva un impalcato aerodinamico multi-cassone, il cosiddetto Messina-type, composto da una campata centrale lunga 3.300m, da un cassone ferroviario largo 7,5m e due cassoni stradali larghi 14,2m. Prevedeva, inoltre, due torri ad H-multipla a due “gambe” collegate da tre traversi: ciascuna larga 51m, alta 399m e pesante 55.000t.
Secondo il CNI, il progetto finale sarà in grado di assicurare, tra le altre cose:
- prestazioni aerodinamiche che garantiscano stabilità anche in condizioni vento “estremo”, cioè superiore ai 200km/h;
- resistenza alle azioni sismiche anche per eventi sismici di circa 7,1 Richter, quindi comparabili al terremoto del 1908;
- prestazioni strutturali di sicurezza e di servizio che prevedano, fra l’altro, elevati sovraccarichi stradali e ferroviari, stimabili rispettivamente in 25.000t e 40.000t;
- una durabilità dell’opera di 200 anni.
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