Ponte sullo Stretto: le FAQ del MIT sul progetto
All'indomani dell'approvazione definitiva in Senato del testo di conversione, il MIT pubblica risposte e chiarimenti sulla fattibilità del progetto
Alla base del progetto del Ponte vi è l’obiettivo di perseguire una effettiva continuità territoriale, riducendo i disagi derivanti dalla condizione di insularità siciliana e favorendo l’economia locale e l’industria del turismo. Per questi motivi, dopo l’attenta analisi anche di altre ipotesi di collegamento, si è ritenuto preferibile optare per la costruzione del Ponte sullo Stretto, il cui progetto prevede che nella parte centrale dell’opera (pari a circa 600 metri) si mantenga comunque un franco di 65 metri, in presenza delle massime condizioni di carico, e di 70 metri, in assenza di treni e mezzi pesanti.
La soluzione prescelta non ostacolerà, quindi, il transito delle grandi navi, ponendosi, peraltro, in linea di continuità con i parametri adottati in materia a livello internazionale. Il franco progettato per il Ponte sullo Stretto di Messina segue le linee progettuali degli altri grandi ponti su stretti navigabili, che assicurano e garantiscono il transito di navi di elevate dimensioni anche in caso di vento forte.
Si pensi, a livello statistico, agli standard applicati per i principali ponti su stretti navigabili, quali il ponte di Normandia (52 metri), il ponte che attraversa il Canale di Panama (57,9 metri), il Golden Gate Bridge (67 metri).
Documenti Allegati
FAQINDICE
IL NOTIZIOMETRO