Ponte sullo Stretto: le FAQ del MIT sul progetto
All'indomani dell'approvazione definitiva in Senato del testo di conversione, il MIT pubblica risposte e chiarimenti sulla fattibilità del progetto
La diminuzione del traffico marittimo ridurrà l’inquinamento. Vero
La drastica riduzione dell'inquinamento che deriverà dalla costruzione del Ponte costituisce uno degli aspetti più rilevanti del progetto dal punto di vista ambientale. Il ruolo consultivo del Ministero dell’Ambiente per la valutazione dei rischi ecologici derivanti dalla costruzione dell'opera è stato determinante in ogni fase della progettazione. Sono stati condotti approfonditi studi che hanno analizzato l’impatto del Ponte in merito all’annosa questione dell’inquinamento dell'area dello Stretto di Messina.
Nella valutazione degli effetti ambientali derivanti dal progetto del Ponte ha un ruolo chiave la lotta all'inquinamento prodotto dai traghetti, talmente numerosi e frequenti da rendere l'area d'interesse una delle più inquinate del Mediterraneo.
Allo stato attuale, sostituendo il traffico marittimo mediante traghetti con il transito di treni ad alta velocità e il gommato, si stima che annualmente le emissioni di anidride carbonica diminuirebbero, in media, del 94%, quelle di monossido di carbonio del 72%, quelle degli ossidi di azoto del 96%, quelle del materiale particolato dell’83%, quelle degli ossidi di zolfo del 99,9%, quelle degli idrocarburi totali dell’80%. Inoltre, la realizzazione del Ponte sullo Stretto produrrà un risparmio di oltre 140 mila tonnellate annue di emissioni della sola anidride carbonica.
Alle conseguenze dirette derivanti dalla realizzazione del Ponte si legano, poi, anche i benefici in termini di sicurezza che la riduzione del traffico marittimo dei traghetti determina nella navigazione dello Stretto: il progetto del Ponte ridurrà, infatti, il pericolo di collisioni e disastri ambientali.
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