Ponte sullo Stretto: le FAQ del MIT sul progetto
All'indomani dell'approvazione definitiva in Senato del testo di conversione, il MIT pubblica risposte e chiarimenti sulla fattibilità del progetto
Il ponte non apporterà miglioramenti socio-economici ai territori interessati. Falso
La situazione di svantaggio sociale ed economico del Meridione richiede interventi di rafforzamento infrastrutturale finalizzati a ridurre il divario con il resto d’Italia e d’Europa. La mancanza di un collegamento stabile penalizza la qualità dei servizi di trasporto, soprattutto quelli ferroviari (passeggeri e merci), che necessitano di lunghe manovre per la segmentazione dei treni e per le operazioni di carico e scarico.
La realizzazione del Ponte comporterà anche un ampio e articolato programma di potenziamento e riqualificazione delle linee ferroviarie (per un totale di 39,3 km) e dei collegamenti stradali. Il sistema di collegamento stabile si integra, inoltre, nel corridoio Scandinavo-Mediterraneo delle reti TEN-T, aumentando l’utilità complessiva degli investimenti già fatti ed in corso di realizzazione sull’intero sistema di mobilità interessato.
Ciò potrebbe anche modificare nel tempo le scelte localizzative e di approdo di taluni traffici, producendo anche un incremento di domanda per lo sviluppo socioeconomico dell’area dello Stretto e della Sicilia.
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