Prezzo della carta per la PA: lieve aumento nell'ultimo anno
Aggiornato come di consueto il coefficiente di rivalutazione annuale, che registra una variazione molto contenuta rispetto a quanto accaduto nel 2022
Si registra un aumento contenuto per il prezzo della carta in risme per la Pubblica amministrazione: secondo quanto stabilito dalla delibera ANAC del 6 settembre 2023, n. 403, il coefficiente di rivalutazione annuale risulta pari a 1,00679, che corrisponde a una variazione dello 0,679%. Si tratta di un leggerissimo discostamento, se si considera che nel 2022 l’aumento aveva superato l’8%.
Prezzo risme carta per la PA: l'aggiornamento di ANAC
L'aggiornamento del prezzo è un obbligo di legge che ANAC deve
onorare entro il 1° ottobre di ogni anno. E nel 2023, tenendo conto
dell’entrata in vigore del d.Lgs n. 36/2023 (nuovo Codice dei
contratti pubblici) che, all’articolo 60 comma 3, prevede che si
faccia riferimento ad indici elaborati da Istat, il prezzo di
riferimento è stato aggiornato utilizzando l’indice FOI senza
tabacchi, in sostituzione dell’indice calcolato a partire dai dati
dalla Camera di Commercio di Milano-Lodi.
In particolare, sono stati aggiornati l’Allegato A, che riporta la
formula del prezzo di riferimento rivalutato e il nuovo foglio di
calcolo in formato elettronico con il nuovo coefficiente di
rivalutazione, messo a disposizione degli operatori per
determinare immediatamente il prezzo di riferimento,
insieme a una breve guida alla compilazione.
Prezzi di riferimento: cosa sono?
Pubblicati da ANAC e aggiornati entro il primo ottobre di ogni anno, i prezzi di riferimento vengono utilizzati dalla PA per la programmazione dell'attività contrattuale e costituiscono il prezzo massimo di aggiudicazione anche per le procedure di gara aggiudicate all'offerta più vantaggiosa.
Si tratta di un'indicazione utile a garantire la trasparenza del mercato e la vigilanza sull'attività contrattualistica pubblica: sulla base di questo parametro, i contratti stipulati in violazione di tale prezzo massimo risultano infatti nulli e gli operatori posdsono rendersi conto se il prezzo è ottimale o meno. Infine, è uno strumento di controllo dell'operato delle SA, e di prevenzione dei fenomeni corruttivi e fraudolenti, ma anche di comportamenti inefficienti.
Non solo: come sottoline ala stessa Autorià, fissare i prezzi di riferimento, costituisce un aiuto fattivo alle PA nella predisposizione dei capitolati, indicando la soglia da metter a base di gara e garantendo risparmi anche su ampia scala.
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