Progetto di miglioramento sismico e Sismabonus: come funziona con le cerchiature?
L'esperto risponde: l'ing. Cristian Angeli sulla possibilità di portare in detrazione anche le spese per le cerchiature
Nell’ambito di un progetto strutturale di miglioramento sismico al fine di usufruire del sismabonus, in un edificio in muratura si sono previsti diversi interventi di miglioramento tra cui l’apposizione di intonaco armato su alcune pareti portanti e l’allargamento delle fondazioni. Nell’ambito dello stesso intervento si sono previste anche delle aperture su murature portanti con la realizzazione di conseguenti cerchiature.
Sismabonus: la domanda all'Esperto di LavoriPubblici
È questo il caso rappresentato alla nostra redazione dall'Ing. Filippo M. che domanda:
Il calcolo effettuato per definire l’entità del miglioramento, eseguito globalmente per l’intera struttura, considera in toto tutti gli interventi precedentemente considerati, compreso le cerchiature. Alla fine del calcolo riesco ad ottenere il miglioramento. La domanda che mi pongo è: in questo caso, gli interventi di cerchiatura rientrano all’interno del sismabonus? E quindi posso considerare le somme relative a questo intervento tra quelle che possono beneficiare del bonus 110% ed inserirle nel modello B? In caso contrario, posso inserire nel modello B la somma dell’importo dei lavori di tutti gli altri interventi ad eccezione delle cerchiature, anche se il calcolo strutturale depositato al Genio Civile è relativo a tutto l’intervento?
Alla domanda fornisce risposta l'Ing. Cristian Angeli, esperto di sismabonus, interpellato dalla nostra redazione.
La risposta dell'esperto di Sismabonus
Nel caso di opere di “miglioramento sismico”, a differenza di quanto avviene per gli “interventi locali”, è necessario dimostrare un aumento globale del livello di sicurezza della struttura mediante una modellazione che prenda in esame l’opera nella sua interezza, comprensiva di tutti gli interventi antisismici che il progettista ritiene opportuno adottare. Il miglioramento globale, che è richiesto dalle NTC e dal Sismabonus, deriva pertanto da un “equilibrio antisismico” che si ottiene mediante una serie di opere di rinforzo tra loro interagenti, volte a giustificare le trasformazioni previste nel progetto di ristrutturazione edilizia.
Con queste premesse, pur in assenza di auspicabili chiarimenti da parte del Fisco, si può ritenere che, nel caso di introduzione o modifica di aperture nelle pareti portanti di un edificio in muratura, non vi sia differenza tra un rinforzo ottenuto, ad esempio, mediante un intonaco armato ed uno ottenuto mediante una cerchiatura, poiché entrambi concorrono al miglioramento sismico globale del fabbricato.
Diverso il caso degli “interventi locali”, in cui la verifica deve essere rivolta ai singoli maschi murari, che devono essere interessati da interventi che, per definizione, non possono modificare il comportamento sismico complessivo della struttura. In tal caso sarà necessario dimostrare che, localmente, le caratteristiche dimensionali della cerchiatura sono tali da conseguire un aumento di resistenza e rigidezza del maschio murario, tra stato di fatto e stato di progetto. Ma tale aumento deve essere ricompreso entro limiti molto ristretti, per non uscire dall’ambito degli “interventi locali” e ricadere nei più complessi “miglioramenti”.
Pertanto a parere dello scrivente le cerchiature possono rientrare tra gli interventi ammessi a detrazione con il Sismabonus purchè venga dimostrata, in modo “globale” o in modo “locale”, e nel rispetto di tutte le norme vigenti, il loro effettivo contributo ai fini della riduzione del rischio sismico.
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