Pubblicazione dati appalti: indicazioni da ANAC
Con la digitalizzazione degli appalti prevista dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici si semplificano alcuni adempimenti a carico delle stazioni appaltanti
L’entrata a regime del sistema di digitalizzazione degli appalti pubblici a partire dal 1° gennaio 2024 comporta numerose semplificazioni per le Stazioni appaltanti, anche in relazione all’assolvimento di alcuni adempimenti fino ad adesso obbligatori.
Comunicazione dati appalti: le semplificazioni dal 2024
Tra questi, segnala ANAC, quello di trasmissione alla stessa Autorità, entro il 31 gennaio, da parte di enti e pubbliche amministrazioni, dell’attestazione di pubblicazione dei dati in formato aperto relativi agli appalti svolti nell’anno precedente.
Di conseguenza i Responsabili unici di progetto (RUP) non saranno tenuti a:
- pubblicare l’elenco degli appalti svolti nell’anno precedente come era stato finora previsto dalla delibera ANAC n. 39/2016 ("Indicazioni alle Amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165 sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione e di trasmissione delle informazioni all’Autorità Nazionale Anticorruzione, ai sensi dell’art. 1, comma 32 della legge n. 190/2012, come aggiornato dall’art. 8, comma 2, della legge n. 69/2015"), secondo cui "Entro il 31 gennaio di ogni anno, le Amministrazioni e gli Enti pubblicano in tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in formato digitale standard aperto le informazioni di cui al comma 1 riferite alle procedure di affidamento avviate nel corso dell’anno precedente, anche se in pendenza di aggiudicazione (fermo restando il rispetto del principio di segretezza delle offerte) e alle procedure i cui contratti di affidamento sono in corso di esecuzione nel periodo considerato o i cui dati hanno subito modifiche e/o aggiornamenti";
- comunicare successivamente i dati all’Autorità Anticorruzione mediante PEC come previsto dalla legge n. 190/2012.
IL NOTIZIOMETRO