Qualificazione SA: ecco il regolamento ANAC con le sanzioni
Il Regolamento definisce le gravi violazioni che comportano la riduzione del punteggio, la revoca o sanzioni pecuniarie. Stretta sui controlli post-qualificazione
Qualificazione delle stazioni appaltanti: quadro normativo, funzionamento e novità dal Correttivo
Il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti (SA) è una delle principali innovazioni introdotte dal Codice dei Contratti Pubblici di cui al D.Lgs. n. 36/2023, con l’obiettivo di rafforzare la professionalità, la trasparenza e la capacità amministrativa dei soggetti pubblici che gestiscono le procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici.
La disciplina normativa
La qualificazione è prevista dagli articoli 62 e 63 del Codice, ed è regolata nei suoi dettagli operativi dall’Allegato II.4 (Requisiti per la qualificazione delle stazioni appaltanti e centrali di committenza) e dalle delibere attuative ANAC.
La finalità è duplice:
- assicurare che gli enti affidanti siano effettivamente idonei a svolgere gare pubbliche in autonomia;
- favorire un sistema più selettivo e responsabile, che premi le amministrazioni organizzate e penalizzi comportamenti opachi o inadeguati.
Come funziona il sistema di qualificazione
Le stazioni appaltanti e le centrali di committenza devono ottenere un livello di qualificazione in base a tre macro-criteri:
- organizzazione: valutazione delle strutture interne, competenze tecniche e presenza di personale qualificato;
- esperienza pregressa: numero, valore e tipologia di gare già gestite negli ultimi cinque anni;
- capacità di digitalizzazione: utilizzo delle piattaforme certificate, interoperabilità con la BDNCP e competenze digitali.
Sulla base di tali criteri, le SA possono ottenere un punteggio e un livello di qualificazione variabile (L1, L2, L3 per i Lavori; SF1, SF2 e SF3 per Servizi e Forniture), che determina se e quali tipologie di affidamento possono essere gestite direttamente:
- affidamenti di lavori sopra e sotto soglia;
- affidamenti di servizi e forniture sopra e sotto soglia;
- attività di centrale di committenza.
È prevista la possibilità di avvalersi di altri enti qualificati, laddove non si raggiungano i livelli minimi richiesti per una determinata attività.
Le novità del Correttivo (D.Lgs. n. 209/2024)
Il Correttivo al Codice dei Contratti, approvato con D.Lgs. n. 209/2024, ha apportato alcuni aggiornamenti significativi al sistema di qualificazione:
- ha rafforzato i poteri di controllo di ANAC, introducendo l’obbligo per le SA di comunicare tempestivamente eventuali variazioni dei requisiti (es. perdita di personale chiave, mancato utilizzo di piattaforme digitali);
- ha reso più stringente l’obbligo di mantenimento dei requisiti anche dopo l’ottenimento della qualificazione, superando l’impostazione meramente “certificativa”;
- ha previsto sanzioni progressive e graduate, anche di tipo accessorio, per le SA che non rispettano gli standard minimi;
- ha introdotto la possibilità di revoca o declassamento temporaneo in caso di ritardi e inadempimenti gravi (es. superamento dei 160 giorni tra apertura offerte e stipula del contratto).
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