Registrazione atti privati: guida operativa al servizio RAP del Fisco
Accesso, firma digitale, modelli, imposte e istruzioni pratiche: ecco come funziona il servizio online per la registrazione di contratti di comodato e preliminari di compravendita
La registrazione degli atti privati, in particolare i contratti di comodato d’uso gratuito e i preliminari di compravendita immobiliare, può oggi avvenire tramite un canale completamente digitale, grazie al servizio online RAP – Registrazione Atti Privati messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Il servizio, di cui sono disponibili tutti i dettagli nella guida aggiornata del Fisco “I servizi dell’Agenzia delle Entrate – Marzo 2025”, consente a cittadini, professionisti e soggetti obbligati di gestire in autonomia e in modo tracciabile la registrazione di numerosi atti, senza doversi recare fisicamente presso gli uffici.
RAP: il servizio online per registrare comodati e preliminari
Nel dettaglio, il servizio RAP è disponibile nell’area riservata del sito del Fisco. Dopo aver selezionato il servizio digitando “atti” nella barra di ricerca, è possibile accedere alla piattaforma per compilare in modalità guidata:
- la tipologia di contratto da registrare (comodato, preliminare, ecc.);
- i dati delle parti coinvolte;
- i dati catastali o identificativi dei beni immobili oggetto dell’atto.
La procedura calcola automaticamente le imposte dovute (registro e/o bollo) e consente di effettuare il pagamento contestualmente tramite addebito diretto su conto corrente.
L’atto da registrare va allegato in formato elettronico e deve essere redatto in modo che gli elementi essenziali siano leggibili da sistemi automatizzati. Non è quindi ammessa la redazione a mano. È inoltre possibile allegare un unico file comprensivo anche di eventuali documenti richiamati nell’atto (es. scritture private, inventari, planimetrie, disegni, mappe).
Atti firmati digitalmente: trasmissione online o via PEC
Per atti privati sottoscritti con firma digitale, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione il servizio “Consegna documenti e istanze”, accessibile sempre dall’area riservata. In alternativa, in via residuale, l’atto può essere inviato anche via PEC agli uffici territoriali.
In questi casi è necessario allegare:
- l’atto firmato digitalmente da tutte le parti;
- il modello 69 firmato digitalmente (oppure scannerizzato con firma autografa e documento d’identità);
- eventuali allegati tecnici o complementari;
- la ricevuta di pagamento dell’imposta di registro (F24).
L'atto digitale ha valore di originale informatico, quindi non è richiesto alcun invio successivo tramite supporti fisici (CD, stampe, chiavette).
Cosa fare se non si dispone delle credenziali SPID, CIE o CNS
In via residuale, se si è sprovvisti delle credenziali per l’accesso all’area riservata, è comunque possibile registrare l’atto con firma autografa, prenotando un appuntamento in presenza presso un qualunque ufficio dell’Agenzia.
In questo caso, bisogna presentare:
- almeno due originali del contratto, oppure un originale e una copia conforme;
- il modello RAP compilato e firmato (o modello 69 per altre tipologie di atti);
- le marche da bollo in misura di 16 euro ogni 4 facciate o 100 righe;
- la ricevuta del pagamento dell’imposta di registro (o richiesta di addebito su c/c).
Obbligo telematico per agenti immobiliari e grandi proprietari
Infine, l'Agenzia segnala che l’utilizzo del canale telematico è obbligatorio per:
- agenti immobiliari;
- soggetti titolari di almeno 10 immobili.
Per tali contribuenti, l’uso del servizio RAP o della PEC non è una facoltà, ma un obbligo giuridico.
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