Requisiti di partecipazione: l'Adunanza Plenaria sulle gravi irregolarità fiscali
La violazione grave e definitivamente accertata, con mancato possesso continuativo dei requisiti di regolarità fiscale e contributiva integra causa di esclusione
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Redazione tecnica -
08/05/2024
Continuità del possesso dei requisiti: il possibile contrasto in giurisprudenza
Sulla questione il Consiglio di Stato ha adottato l’ordinanza 4 gennaio 2024, n. 161, rimettendo all’Adunanza Plenaria un possibile contrasto giurisprudenziale in quanto:
- un orientamento richiama la regola generale della necessaria continuità nel possesso dei requisiti di partecipazione per tutta la durata della procedura di gara;
- un altro afferma che nelle gare pubbliche, le certificazioni relative alla regolarità contributiva e tributaria delle imprese partecipanti, emanate dagli organi preposti, si impongono alle stazioni appaltanti che non possono in alcun modo sindacarne il contenuto, non residuando alle stesse alcun potere valutativo sul contenuto o sui presupposti di tali certificazioni; orientamento a sua volta in contrasto con un ulteriore consolidato principio pronunciiato dall’Adunanza plenaria nella sentenza n. 8/2015, secondo cui, proprio perché la verifica può avvenire in tutti i momenti della procedura allora in qualsiasi momento della stessa deve ritenersi richiesto il costante possesso dei detti requisiti di ammissione, a garanzia della permanenza della serietà e della volontà dell’impresa di presentare un’offerta credibile e dunque della sicurezza per la stazione appaltante dell’instaurazione di un rapporto con un soggetto, che, dalla candidatura in sede di gara fino alla stipula del contratto e poi ancora fino all’adempimento dell’obbligazione contrattuale, sia provvisto di tutti i requisiti di ordine generale e tecnico-economico-professionale necessari per contrattare con la P.A.
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