Responsabile per la transizione digitale: il vademecum AgID per gli enti locali

La guida fornisce indicazioni e strumenti operativi per la nomina dei RTD e la costituzione degli UTD in forma associata

di Redazione tecnica - 27/06/2024

Una Guida per le amministrazioni, diverse da quelle centrali, che intendano intraprendere il percorso di individuazione del Responsabile per la transizione digitale (RTD) e costituire il suo Ufficio (UTD) in forma associata, e per gli enti di livello sovraordinato che vogliano promuovere processi associativi nel territorio di competenza

Responsabile per la transizione digitale nella PA: il vademecum AgID

Nasce con questo obiettivo il Vademecum AgID, realizzato da un gruppo di lavoro coordinato dalla stessa Agenzia per l'Italia Digitale e composto dalle amministrazioni e dagli enti partecipanti al laboratorio “Nomina del Responsabile per la Transizione al Digitale in forma associata”, con il contributo dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), del Dipartimento Affari Regionali e Autonomie (DARA) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’Unione Province d’Italia (UPI).

Il documento fornisce indicazioni e strumenti operativi sulla nomina del Responsabile per la Transizione digitale e sulla costituzione dell’Ufficio Transizione Digitale in forma associata, destinato alle pubbliche amministrazioni diverse dalle amministrazioni dello Stato.

Responsabile Transizione Digitale: i contenuti della Guida

La figura del responsabile riveste un ruolo centrale nel processo di trasformazione digitale, riconosciuto già dall’edizione 2019-2021 del Piano Triennale per l’Informatica della Pubblica amministrazione. Tra gli obiettivi del Piano 2024-2026, proprio l’istituzione di questa figura, nel rispetto dei nuovi principi guida della sostenibilità digitale e di sussidiarietà, proporzionalità e appropriatezza della digitalizzazione.

Come ha spiegato il direttore di AgID, Mario Nobile, le amministrazioni locali e di dimensioni minori spesso si trovano di fronte a sfide impegnative nell'affrontare la transizione digitale, a volte con risorse finanziarie e competenze tecniche interne ridotte. Si tratta di contesti in cui emerge ancora di più la necessità di adottare soluzioni organizzative innovative, utili a migliorare l'efficienza operativa e a garantire un servizio pubblico di qualità.

Nella Guida vengono quindi forniti strumenti e indicazioni funzionali alle amministrazioni che intendono valutare l’opzione della nomina associata di RTD e UTD; presentando anche, come esempio, soluzioni di nomina in forma associata di RTD e/o UTD già adottate.

In particolare, il Documento approfondisce:

  • i diversi modelli di collaborazione tra enti e il relativo contributo alla digitalizzazione;
  • gli elementi determinanti per una cooperazione di successo e per una gestione integrata della trasformazione digitale;
  • gli strumenti operativi per favorire la nomina del Responsabile per la transizione digitale e del relativo Ufficio nel quadro più ampio dell’associazionismo tra enti in materia di trasformazione digitale;
  • i vantaggi, i requisiti e le modalità per costituire o aderire a un Ufficio in forma associata, o per rendere maggiormente integrate realtà collaborative già esistenti
  • il quadro descrittivo sullo stato dell’arte delle nomine dei RTD e della gestione associata della funzione ICT e dell’UTD nelle Unioni di Comuni.

Inoltre viene fornito un format di convenzione tra enti per la nomina associata del RTD che ciascuna amministrazione potrà utilizzare e adattare al proprio contesto.

 

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