Revisione Codice Appalti 2023: proposte e criticità
Dopo la prima riunione presso il MIT, dovrebbe essere avviata una consultazione con i soggetti coinvolti nel Correttivo del Codice dei Contratti Pubblici
Nonostante la giovane età, il Codice Appalti 2023 già da diversi mesi è oggetto di richieste di revisione, per affinare alcuni aspetti di un testo non sempre di facile interpretazione o applicazione.
Correttivi al Codice Appalti 2023: a breve la Consultazione
A un anno esatto dalla piena efficacia del d.Lgs. n. 36/2023, il 1° luglio 2024 si è quindi svolta presso il MIT la prima riunione sul correttivo al Codice.
L’incontro ha visto la partecipazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il Capo Gabinetto del MIT, Alfredo Storto, il Capo dell’Ufficio Legislativo del MIT, Elena Griglio, il Presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, oltre ad alcune delle organizzazioni direttamente interessate alle modifiche, tra cui FINCO, rappresentata dal direttore generale Angelo Artale.
Dall’incontro dovrebbe prendere avvio una consultazione telematica, sui seguenti temi lanciati dal Ministero:
- disposizioni non chiare;
- disallineamenti da risolvere tra Codice e altre normative/Codice e Allegati;
- temi da affrontare in ottica sostanziale, con relative soluzioni.
Modifiche al Codice dei Contratti Pubblici: le osservazioni di FINCO
Il direttore Artale, anche nella qualità di Consigliere di Confimi Industria, ha ribadito a nome di FINCO le seguenti criticità:
- Accordi Quadro: norme indeterminate, portando a una compressione delle possibilità per le pmi.
- Suddivisione in Lotti: no ad accorpamento e/o aggiudicazione ad un solo concorrente.
- CCNL: il fatto che possa essere scelto dalla Stazione Appaltante per le opere pubbliche determina quello che FINCO definisce come “un mostro giuridico ancor prima che economico”;
- Affidamento tra 1 milione e soglia comunitaria: l'attuale formulazione normativa provoca mercato troppo chiuso;
- Commissioni di gara interna con OEPV: è necessario che i Commissari siano almeno in parte esterni e non appartenenti alla Stazione appaltante;
- Qualificazione delle imprese per opere pubbliche con il 100% dei lavori subappaltati. Si tratta di una norma che non garantisce sicurezza, soprattutto guardando al subappalto a cascata;
- Revisione Prezzi: non chiaro il ritorno su tutta la Filiera;
- Pagamento Diretto subappaltatori/subfornitori: occorre superare ostacoli nel riconoscere i casi di inadempienza.
La Consultazione dovrebbe durare non più di due settimane e dovrebbe essere riservata solo a chi ha preso parte alla riunione presso il Ministero.
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