Riforma Fiscale: il direttore dell'Agenzia delle Entrate interviene alla Camera
Audizione del direttore Ernesto Maria Ruffini in Commissione VI Finanze alla Camera sul ddl di delega al Governo per la riforma del Fisco
Si è svolta lo scorso 17 maggio 2023 presso la VI Commissione finanze della Camera dei deputati, l’audizione del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, sui contenuti del Ddl delega al Governo per la riforma del Fisco, contemplata dal PNRR come parte integrante della ripresa economica del Paese.
Riforma Fiscale: il direttore Ruffini in audizione alla Camera
Come ha riportato il direttore del Fisco, tra gli obiettivi che la riforma si pone rientra qello di delineare un impianto giuridico stabile, che permetta di attuare politiche economiche efficaci.
Una delle più grandi riforme, ha sottolineato Ruffini, sarà quella introdotta dalla redazione di Testi Unici e di un Codice unico per il riordino della materia tributaria, in modo da semplificare e migliorare la comprensione e la conoscenza delle norme fiscali, che si traduce in due risultati fondamentali:
- assicurare la massima conoscibilità delle norme fiscali, a beneficio del contribuente che entra in contatto con il già di per sé complicato “mondo delle tasse”, degli operatori professionali e della stessa Amministrazione finanziaria;
- snellire e rendere intrinsecamente coerente tutto l’apparato normativo, con l’esplicita abrogazione di norme desuete o comunque non più attuali.
Fatta questa premessa, Ruffini ha ricordato che dall’entrata in vigore della legge scatteranno i ventiquattro mesi a disposizione del Governo per attuare la riforma attraverso i necessari decreti legislativi, rispettosi, oltre che dei princìpi costituzionali e del diritto dell’Unione europea e internazionale, anche dei princìpi e dei criteri definiti con la stessa delega, ovvero:
- lo stimolo alla crescita economica mediante la riduzione del carico fiscale e l’aumento dell’efficienza della struttura dei tributi, anche al fine di sostenere famiglie, lavoratori e imprese;
- la prevenzione e riduzione dell’evasione e dell’elusione fiscale;
- la razionalizzazione e semplificazione del sistema tributario;
- la riduzione degli oneri documentali;
- la semplificazione del processo di determinazione del reddito.
Riforma Fiscale: i contenuti del ddl delega
Il direttore ha quindi poi descritto l’intero impianto normativo del ddl, così suddiviso:
- Titolo I (articoli da 1 a 4), rubricato “I principi generali e i tempi di attuazione”, che illustra i tempi di attuazione della delega, i criteri direttivi che il Governo è tenuto a osservare nell’esercizio della delega, nonché le linee guida per la revisione dello Statuto dei diritti del contribuente di cui alla legge 27 luglio 2000, n. 212;
- Titolo II (articoli da 5 a 10), rubricato “I tributi”, che contiene i principi e i criteri direttivi per la revisione del sistema di imposizione sui redditi, dell’IVA, dell’IRAP e per la razionalizzazione degli altri tributi indiretti;
- Titolo III (articoli da 14 a 18), rubricato “I procedimenti e le sanzioni”, che pone i princìpi e le regole fondanti la revisione generale degli adempimenti tributari, dell’attività di accertamento, dei procedimenti di riscossione, rimborso e contenzioso tributario, nonché del sistema sanzionatorio amministrativo e penale;
- Titolo IV (articolo 19), riguardante i “Testi unici e codici”, che detta i criteri per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema fiscale attraverso la puntuale individuazione delle norme vigenti, organizzate per settori omogenei;
- Titolo V (articolo 20), che riporta, infine, le “Disposizioni finanziarie” concernenti gli effetti finanziari delle norme contenute nella delega e la loro eventuale copertura.
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