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Riforma successioni: autoliquidazione, tutela giovani eredi e sanzioni

In una Circolare dell'Agenzia delle Entrate, tutte le novità operative in materia di imposta sulle successioni e donazioni introdotte con la Riforma Fiscale

di Redazione tecnica - 18/04/2025

Il principio dell’autoliquidazione dell’imposta

La principale novità è l’introduzione del principio di autoliquidazione dell’imposta, in luogo della storica competenza esclusiva degli uffici finanziari. L’art. 27 del TUS, come modificato, stabilisce infatti che:

  • l’imposta è liquidata direttamente dagli eredi sulla base della dichiarazione di successione (art. 33 TUS);
  • eventuali errori o omissioni vengono rettificati con la stessa natura dell’imposta oggetto di correzione (non si distingue più tra “suppletiva” e “complementare”).

Per consentire i versamenti, l’Agenzia ha istituito il codice tributo “1539” per l’imposta sulle successioni in autoliquidazione, da utilizzare nel modello F24.

Inoltre, la competenza per l’imposta di successione spetta all’ufficio dell’Agenzia in cui il defunto aveva l’ultima residenza.

Deducibilità dei debiti: nuovi limiti e casi pratici

Viene posta una maggiore attenzione ai limiti di deducibilità dei debiti contratti dal defunto. La circolare chiarisce che le spese sostenute per familiari a carico sono deducibili entro un tetto mensile di 258 euro, salvo idonea documentazione.

Tra gli esempi illustrati nella Circolare il pagamento della retta scolastica per un figlio fiscalmente a carico solo a partire dal 2025, con deducibilità calcolata solo sui mesi effettivi di carico.

 

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