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Riforma successioni: autoliquidazione, tutela giovani eredi e sanzioni

In una Circolare dell'Agenzia delle Entrate, tutte le novità operative in materia di imposta sulle successioni e donazioni introdotte con la Riforma Fiscale

di Redazione tecnica - 18/04/2025

Le ulteriori novità

Giovani eredi e svincolo dei beni

Un punto di rilievo operativo è rappresentato dal nuovo comma 4-bis dell’art. 48, relativo allo svincolo delle attività cadute in successione richiesto da un unico erede di età non superiore a 26 anni, anche prima della presentazione della dichiarazione di successione.

Gli istituti di credito dovranno consentire l’operazione, nei limiti delle imposte ipotecarie, catastali e di bollo dovute, se:

  • l’erede è l’unico e ha età anagrafica non superiore a 26 anni alla data della richiesta;
  • eventuali altri chiamati all’eredità abbiano rinunciato.

Liberalità indirette e trust: quando scatta l’imposta

Le nuove disposizioni estendono l’imposta anche ai trasferimenti a titolo gratuito derivanti da trust e da altri vincoli di destinazione. Viene riformato anche l’art. 56-bis TUS sulle liberalità indirette: l'accertamento è ora ammesso solo se l'esistenza dell’atto risulta da dichiarazioni rilasciate in ambito di procedimenti tributari, superando il precedente requisito del valore minimo di 350 milioni di lire.

Coacervo: abrogato quello successorio, confermato quello donativo

La riforma chiarisce che, ai soli fini delle franchigie, le donazioni effettuate in vita vengono attualizzate e sommate al valore delle quote ereditarie. Viene invece abrogato l’istituto del coacervo successorio, già ritenuto implicitamente superato dalla prassi.

Inoltre, viene introdotto l’esonero dal regime di responsabilità solidale per determinati soggetti, ad esempio i beneficiari di trasferimenti esenti ex art. 3 TUS o appartenenti al Terzo Settore.

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