Riqualificazione edilizia pubblica: 200 milioni dal MIMS
Erogata alle Regioni la prima tranche di risorse per i progetti previsti dal Piano Nazionale Complementare
Con il decreto del 5 aprile 2022, la Direzione generale per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) ha provveduto all’erogazione di 400 milioni di euro alle Regioni, nell’ambito del Programma "Sicuro, verde e sociale", finanziato dal Piano Nazionale Complementare.
Sicuro, verde e sociale: gli interventi su edifici pubblici del Piano Nazionale Complementare
Ricordiamo che il Governo italiano, accanto alle sovvenzioni e ai fondi stanziati dall’Unione Europea, ha destinato con il Piano Nazionale Complementare ulteriori 30,6 miliardi di euro per finanziare tutti i progetti ritenuti validi per la ripartenza nazionale e non coperti da sovvenzioni e prestiti del RRF (Recovery and Resilience Facility). Gli interventi del PNC condividono gli stessi obiettivi e condizioni di quelli finanziati con le risorse UE: utilizzano le stesse procedure abilitanti, sono dotati di cronoprogrammi e sono soggetti allo stesso monitoraggio riservato alle misure incluse nel PNRR. Differenza principale è che non devono essere rendicontati a Bruxelles e possono avere scadenze più lunghe rispetto al 2026.
Tra questi rientra il progetto “Sicuro, verde e sociale”, il piano di interventi di riqualificazione edilizia residenziale pubblica in chiave ecologica e digitale, intervenendo anche tempestivamente in tutte quelle situazioni in cui la presenza di strutture inadeguate pregiudica, o rischia di pregiudicare, l'erogazione dei servizi. Tra gli obiettivi primari vi è anche la riduzione del consumo di suolo urbano, unificando in singoli edifici sia le principali funzioni che i servizi annessi a ciascun ufficio.
Il programma Sicuro, verde e sociale
Il budget complessivo del Programma "Sicuro, verde e sociale” ammonta a 2 miliardi di euro, di cui 200 milioni di euro erogati per il 2021, 400 milioni di euro per il 2022 e 350 milioni di euro per ogni annualità dal 2023 al 2026. Lo scorso 15 settembre, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sono stati individuati gli indicatori di riparto su base regionale delle risorse assegnate, stabiliti modalità e termini di ammissione a finanziamento degli interventi, disciplinate le modalità di erogazione dei finanziamenti ed effettuato il riparto delle risorse disponibili dal 2021 al 2026.
Con il decreto del 5 aprile è stata quindi erogata la prima tranche, pari al 20% delle risorse, per l'annualità 2022: la Regione che ha ricevuto maggiori stanziamenti è la Campania con 59,1 milioni di euro, seguita da Lombardia con 50,5 milioni, Lazio con 48 milioni e Sicilia con 46,6 milioni.
La firma del decreto segue l’approvazione, lo scorso 30 marzo, del Piano di interventi presentato dalle Regioni e Province autonome relativo al Programma per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica che destina le risorse a una serie di interventi sul patrimonio residenziale popolare con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza energetica, la resilienza e la sicurezza sismica, oltre che la condizione sociale nei tessuti residenziali. Al decreto è allegato l’elenco dei singoli interventi su ogni abitazione e immobile con l’indicazione del Codice Unico di Progetto (CUP) e del relativo costo. Tra questi rientrano ad esempio gli interventi di efficientamento energetico e adeguamento sismico per oltre 5,5 milioni di euro in due complessi edilizi di proprietà comunale a Genova, che comprendono otto edifici per un totale di 224 alloggi.
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