Ritardi e gravi criticità nella progettazione: ANAC sulle responsabilità del RUP
Una progettazione carente, l’assenza di verifiche e autorizzazioni tardive possono compromettere il buon andamento di un appalto di lavori
Le principali criticità
Ritardi ingiustificati e gravi inefficienze gestionali
Il primo elemento stigmatizzato da ANAC riguarda il gravissimo ritardo accumulato rispetto al cronoprogramma previsto, con una sequenza temporale che implica un danno alla collettività dovuto alla mancata fruizione dell’opera e allo stato di degrado persistente dell’area urbana coinvolta.
Responsabilità del RUP e Direttore Lavori
Sul punto, l’Autorità ha individuato una responsabilità diretta nella figura del RUP e contestualmente DL, per violazione degli articoli 31 e 101, comma 3 del d.lgs. 50/2016. Non risultano esercitate in modo efficace le funzioni di impulso, coordinamento e controllo della progettazione e dell’esecuzione, configurandosi omissioni gravi nei doveri di vigilanza e programmazione.
Progettazione carente
Uno dei punti centrali dell’istruttoria riguarda la qualità progettuale, con la redazione di un progetto definitivo e un progetto esecutivo inviati a soli 3 giorni di distanza e sostanzialmente sovrapponibili, senza un reale approfondimento al livello successivo.
Progettazioni che per altro non hanno tenuto conto della presenza di diversi vincoli, non hanno disposto un’attività di saggio della zona, con la conseguenza che non solo si è dovuto revisionare il progetto, ma i lavori sono bloccati più volte.
In particolare, il progetto definitivo, ai sensi dell’art. 23, comma 7 del Codice, avrebbe dovuto contenere tutti gli elementi necessari per l’acquisizione delle autorizzazioni, tramite Conferenza di servizi.
Nel caso di specie, la Stazione Appaltante ha completamente omesso la concertazione preventiva, differendo l’acquisizione dei pareri durante l’esecuzione, con inevitabili impatti sul cronoprogramma.
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