Il RUP come 'Demiurgo' del progetto pubblico: una governance olistica dall'alpha all'omega

Il Responsabile Unico di Progetto all’interno del nuovo Codice dei contratti plasma l'essenza stessa dell'opera con metodo e innovazione

di Pietro Grosso - 23/10/2024

Demiurgo invisibile tra le pieghe della burocrazia, il RUP non è solo un tecnico ma l'architetto di visioni che trascendono il presente, unendo la saggezza antica dell'arte costruttiva con le sfide digitali del futuro. Custode di un sapere che spazia tra norme e intuizioni, dirige il progetto pubblico come una sinfonia di precisione e audacia, plasmando l'essenza stessa dell'opera con metodo e innovazione.

I. Prologo: La Genesi del RUP

A. Excursus storico: dalla legge 241/1990 al D.Lgs. 36/2023

L'evoluzione del RUP, da protos heuretes nella Legge 241/1990 a Deus ex machina dei lavori pubblici, segna il passaggio dall'approccio burocratico al manageriale. Il "Codice De Lise" (D.Lgs. 163/2006) lo eleva a dominus del procedimento. Il D.Lgs. 50/2016 lo trasforma in project manager ante litteram. Il D.Lgs. 36/2023, rinominandolo "Responsabile Unico di Progetto", lo consacra demiurgo del progetto, completando l'odissea normativa da figura procedurale a progettuale.

B. Il RUP come "primus inter pares" nell'orchestrazione progettuale

Nel complesso ecosistema dei lavori pubblici, il RUP emerge come un vero e proprio primus inter pares - primo tra pari. Questa locuzione latina, originariamente utilizzata per descrivere la posizione dell'imperatore Augusto nel sistema del principato romano, cattura perfettamente l'essenza del ruolo moderno del RUP: un leader che, pur essendo parte integrante del team di progetto, si distingue per la sua visione d'insieme e la sua capacità di orchestrare le diverse componenti del progetto.

Il RUP moderno incarna il concetto ciceroniano di cum potestas in populo, auctoritas in senatu sit - mentre il potere risiede nel popolo, l'autorità sta nel senato. Traducendo questo principio nel contesto dei lavori pubblici, possiamo affermare che mentre il potere esecutivo è distribuito tra i vari attori del progetto, l'autorità di visione e coordinamento risiede nel RUP.

Il RUP moderno è chiamato a essere un leader poliedrico: tecnico esperto, stratega visionario, mediatore sapiente e garante dell'interesse pubblico. È una figura che, come l'Uomo Vitruviano di Leonardo, deve estendere le sue competenze in molteplici direzioni, mantenendo sempre al centro l'obiettivo finale del progetto.

Il D.Lgs. 36/2023, rinominandolo Responsabile Unico di Progetto, lo eleva ad "architetto del progetto". Il RUP moderno è un leader poliedrico: tecnico, stratega, mediatore e garante dell'interesse pubblico, simile all'Uomo Vitruviano.

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