RUP come Presidente di commissione negli appalti sopra soglia: ANAC sgombra il campo dai dubbi

Dall’Anticorruzione un'importante chiave interpretativa sul ruolo del RUP nelle commissioni giudicatrici alla luce del nuovo Codice dei contratti

di Pietro Grosso - 22/04/2025

La questione del conflitto di interessi: tra apparenza e sostanza

Il secondo aspetto affrontato nella delibera riguarda i confini del conflitto di interessi, in particolare la configurabilità di tale situazione nel caso di un commissario che, per ragioni d'ufficio, abbia contatti professionali con un'impresa partecipante alla gara.

Nel sistema anglosassone vige il principio dell'”appearance of bias” (apparenza di parzialità), secondo cui anche la mera apparenza di un possibile pregiudizio può essere sufficiente a minare la fiducia nel processo decisionale. Tuttavia, l'ANAC ha adottato un approccio più pragmatico e concreto, ribadendo la necessità che il conflitto di interessi sia dimostrato con prove specifiche basate su fatti concreti.

L'Autorità chiarisce che non ogni tipo di rapporto professionale è idoneo a configurare un conflitto di interessi, distinguendo tra "rapporto personale o professionale rilevante" e quello "occasionale". Solo il primo, caratterizzato da "frequentazione abituale" o da "intensità e sistematicità tale da dare luogo ad un vero e proprio sodalizio professionale", è idoneo a compromettere l'imparzialità del giudizio.

Proviamo a concretizzare con alcuni esempi:

  1. Scenario non problematico: Un dirigente del settore ambiente di un comune gestisce un contratto di igiene urbana con l'azienda Alfa, con la quale intrattiene normali rapporti professionali limitati all'esecuzione del contratto (riunioni operative, verifiche di conformità, ecc.). Successivamente viene nominato commissario in una gara a cui partecipa anche l'azienda Alfa. In questo caso, secondo l'ANAC, non sussiste conflitto di interessi, trattandosi di rapporti meramente professionali e istituzionali.
  2. Scenario potenzialmente problematico: Un dirigente ha sviluppato, oltre ai normali rapporti professionali, una frequentazione personale abituale con l'amministratore dell'azienda Alfa (cene regolari, vacanze condivise, rapporti di amicizia consolidati). In questo caso, la partecipazione come commissario a una gara in cui concorre l'azienda Alfa potrebbe configurare un conflitto di interessi.
  3. Scenario certamente problematico: Un dirigente ha recentemente fornito consulenze professionali retribuite all'azienda Alfa o ha un parente stretto che lavora presso tale azienda. In questo caso il conflitto di interessi è evidente e sussiste l'obbligo di astensione.

La distinzione tra questi scenari illustra efficacemente l'approccio sostanzialista adottato dall'ANAC, che mira a distinguere tra situazioni fisiologiche (e inevitabili in un mercato degli appalti dove gli operatori economici sono spesso gli stessi) e situazioni patologiche che potrebbero effettivamente compromettere l'imparzialità di giudizio.

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