RUP come Presidente di commissione negli appalti sopra soglia: ANAC sgombra il campo dai dubbi
Dall’Anticorruzione un'importante chiave interpretativa sul ruolo del RUP nelle commissioni giudicatrici alla luce del nuovo Codice dei contratti
Il tema delle commissioni giudicatrici nel più ampio contesto della riforma
La questione affrontata dall'ANAC si inserisce nel più ampio contesto della riforma del sistema degli appalti pubblici, caratterizzata da una tensione costante tra esigenze di semplificazione e accelerazione delle procedure, da un lato, e necessità di garantire trasparenza e imparzialità, dall'altro.
Il legislatore del nuovo Codice ha operato una scelta chiara nel senso della semplificazione, superando l'impostazione ipergarantista che aveva caratterizzato alcune parti del d.lgs. n. 50/2016, tra cui proprio la disciplina delle commissioni giudicatrici. È nota, ad esempio, la vicenda dell'Albo dei commissari di gara presso l'ANAC, previsto dall'art. 78 del vecchio Codice ma mai effettivamente entrato in funzione a causa delle numerose criticità applicative emerse.
La nuova disciplina sembra invece ispirarsi al principio del "trust and verify" (fiducia e verifica) tipico del mondo anglosassone: si concede maggiore fiducia e autonomia alle stazioni appaltanti, semplificando le regole procedurali, ma al contempo si mantengono robusti strumenti di verifica ex post, anche attraverso un sistema di responsabilità ben definito.
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