Salva Casa: ecco la sanatoria a pagamento per gli abusi parziali
Con le modifiche apportate dal D.L. n. 69/2024 al d.P.R. n. 380/2001 viene semplificata la sanatoria delle difformità parziali. Vediamo come
La nuova sanatoria edilizia dopo il Decreto Salva Casa
Dal 30 maggio 2024, in attesa che il Parlamento converta in D.L. n. 69/2024 (ma le nuove disposizioni sono già in vigore) tutto è cambiato. Fuori dal nuovo concetto di tolleranza costruttiva-esecutiva, che consentirà di rendere legittimi molti di quegli interventi che fino al giorno prima non lo erano (ma non chiamiamolo condono!) il legislatore ha deciso di suddividere gli interventi realizzati:
- in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali, ovvero in assenza di segnalazione certificata di inizio attività “pesante o in totale difformità da essa o con variazioni essenziali;
- in parziale difformità dal permesso di costruire o dalla segnalazione certificata di inizio attività ovvero in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata di inizio attività “leggera”.
Nel primo caso restano le regole vigenti prima del Decreto Salva Casa, ovvero:
- la doppia conformità alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dello stesso, sia al momento della presentazione della domanda di sanatoria;
- il silenzio rigetto all’istanza di sanatoria nel caso non vi sia risposta da parte del dirigente o del responsabile del competente ufficio comunale.
Documenti Allegati
Decreto Salva CasaLink Correlati
Il Testo Unico Edilizia dopo il Decreto Salva CasaINDICE
IL NOTIZIOMETRO