Salva Casa in Sardegna: recepimento in tempi rapidi

Il confronto tra RPT e amministrazione regionale: necessario rivedere alcuni punti del DDL per snellire procedure ed eliminare ambiguità nelle disposizioni

di Redazione tecnica - 14/04/2025

Applicabilità immediata, tempi certi e maggiore chiarezza del testo normativo. Sono questi tre dei punti principali affrontati dai rappresentanti della Rete delle Professioni Tecniche della Sardegna e l’assessore regionale degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Francesco Spanedda nell’ambito del tavolo tecnico sul ddl regionale di recepimento e attuazione del decreto “Salva Casa” (D.L. n. 69/2024, convertito in Legge n. 105/2024).

Decreto Salva Casa: l'applicazione delle norme in Sardegna

Il confronto segue la consegna da parte dei tecnici sardi, di un documento di osservazioni e proposte finalizzate a rendere il recepimento della normativa nazionale il più rapido ed efficace possibile. Il testo era già stato presentato alla IV Commissione del Consiglio regionale la scorsa settimana.

«Nel corso del colloquio con l’assessore, in primo luogo abbiamo chiesto che alcune delle nuove disposizioni siano riesaminate e adeguate in modo da avere un’applicabilità snella ed un testo quanto più possibile privo di soggettività interpretativa, nell’interesse dei cittadini che attendono una normativa chiara – dice il coordinatore RPT Federico Miscali. Ci è stato assicurato che, da qui in avanti, i tempi saranno rapidi, sia per l’approvazione del testo che per l’adeguamento della modulistica SUAPE, condizione fondamentale per rendere le norme operative fin da subito».

Le richieste della RPT

I tecnici hanno anche evidenziato alcune questioni rilevanti come:

  • la possibilità di mantenere alcune regole già vigenti in Sardegna in tema di accertamento di conformità, per garantire continuità amministrativa e snellimento burocratico;
  • la certificazione di agibilità, che presenta una criticità legata al rimando al Testo unico nazionale, relativa al termine di quindici giorni previsto a livello nazionale per la presentazione della pratica. Si tratta di una previsione in conflitto con gli attuali trenta giorni attualmente in vigore in Sardegna e che sostanzialmente porterebbe a quindici giorni anche il limite per le variazioni catastali funzionali alla Dichiarazione di Agibilità. Secondo la RPT, la riduzione del termine rappresenterebbe un passo indietro;
  • la necessità di garantire maggiore chiarezza normativa, riducendo il più possibile le ambiguità interpretative nelle nuove disposizioni. Una norma chiara, infatti, favorisce un’applicazione coerente e uniforme su tutto il territorio regionale, a tutela dei cittadini e dei tecnici coinvolti.

«Da parte dei nostri interlocutori abbiamo ricevuto piena disponibilità all’accoglimento di numerose delle nostre osservazioni – conclude Miscali –. Restiamo a disposizione dell’amministrazione per ulteriori approfondimenti. Continueremo a seguire con attenzione i prossimi sviluppi, con particolare riguardo al rispetto delle tempistiche».

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