Sanatoria semplificata in zona sismica dopo il Salva Casa: novità e procedure

Il Decreto Salva Casa ha previsto una nuova forma di sanatoria semplificata utilizzabile anche per regolarizzare gli immobili ubicati in zona sismica. Vediamo come

di Redazione tecnica - 21/02/2025

Conclusioni

L’introduzione della sanatoria semplificata in zona sismica rappresenta una novità di grande rilievo, poiché consente la regolarizzazione di immobili che, prima del Salva Casa, non avrebbero potuto accedere a una sanatoria senza la definizione di un procedimento penale. L’art. 98, comma 3, del TUE dispone, infatti, che “Con il decreto o con la sentenza di condanna il giudice ordina la demolizione delle opere o delle parti di esse costruite in difformità alle norme del presente capo o dei decreti interministeriali di cui agli articoli 52 e 83, ovvero impartisce le prescrizioni necessarie per rendere le opere conformi alle norme stesse, fissando il relativo termine”.

Tuttavia, la procedura non è automatica: il rispetto delle norme tecniche per le costruzioni e la verifica della sicurezza strutturale restano requisiti fondamentali.

In sintesi:

  • la sanatoria è possibile anche in zona sismica, ma solo se viene accertato il rispetto delle norme tecniche vigenti al momento della realizzazione dell’abuso;
  • c’è l’obbligo di presentazione di una relazione tecnica asseverata, trasmessa agli uffici tecnici regionali;
  • resta il parere vincolante dell’ente preposto in caso di vincoli paesaggistici;
  • si conferma la salvaguardia dei diritti dei terzi, che non possono essere pregiudicati dall’accoglimento della sanatoria.

Chiaramente, il tutto senza una modulistica adeguata e l’aggiornamento delle piattaforme digitali, sarà di difficile (per utilizzare un eufemismo) applicazione operativa.

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