Servizi di ingegneria e architettura: effetto PNRR sul mercato
La ricerca del Centro Studi CNI: nel 2022 sono stati pubblicati bandi per oltre 4,8 miliardi di euro, l'80% in più rispetto al 2021
Gli effetti del PNRR si fanno sentire anche sul mercato dei servizi di ingegneria e architettura, un comparto in crescita grazie all’allocazione delle risorse del piano nelle diverse misure attraverso i bandi di gara.
Servizi di ingegneria e archiettura: mercato in crescita grazie al PNRR
La conferma arriva dal recente report del Centro Studi CNI, nel quale viene specificato che le stazioni appaltanti, hanno pubblicato bandi per servizi di ingegneria e architettura per un ammontare complessivo che supera i 4,840 miliardi di euro, con un incremento di ben 3,5 miliardi rispetto al 2021.
Nel rapporto si evidenzia il raddoppio per i servizi di ingegneria senza esecuzione; una spinta determinante è arrivata dai servizi di ingegneria e architettura con esecuzione (appalti integrati, concessioni, project financing, etc.) per i quali si osserva, un incremento di circa 1,3 miliardi di euro negli importi a base d’asta destinati ai servizi di ingegneria rispetto all’anno precedente. La cifra passa infatti da 327 milioni di euro a 1,528 miliardi di euro, escludendo gli importi per l’esecuzione dei lavori.
La crescita esponenziale degli importi si lega fortemente all’appalto integrato, istituto che, spiega il Centro Studi, negli ultimi anni ha avuto una vita alquanto travagliata: fortemente limitato dalle norme introdotte nel 2016, è tornato ad essere utilizzato con l’entrata in vigore del Decreto Sblocca Cantieri prima e con il Decreto Semplificazioni bis poi, per trovare un maggior riconoscimento quale strumento principale per l’attuazione del Pnrr.
Tipologie di gare d’appalto: suddivisione degli importi
Dall’analisi degli importi per tipologie di appalto, emerge come gli accordi quadro e i concorsi mantengano lo stesso peso rilevato nel 2021, laddove invece risulta fortemente attenuata la differenza tra i pesi dei servizi di ingegneria con esecuzione e quelli senza esecuzione. In quest’ultimo caso, non si può sottovalutare l’effetto del decreto legge n. 77/2021, entrato in vigore a fine 2021, determinando un maggiore ricorso all’affidamento diretto con il passaggio della soglia da 70mila euro a 139mila euro.
Limitando l’osservazione alle gare per servizi di ingegneria “tipici” (escludendo dunque accordi quadro, bandi con esecuzione dei lavori, concorsi di idee e progettazione, bandi per servizi ICT), è aumentato notevolmente l’importo complessivo a base d’asta loro destinato: quasi 1,5 miliardi di euro – il massimo storico registrato finora - contro gli 806 milioni rilevati nel 2021.
L'orientamento dei professionisti verso i lavori pubblici
“Effetto PNRR” anche sulle dinamiche di approccio dei professionisti alle gare per i servizi di ingegneria e architettura. Attratti dalle numerose opportunità di lavoro professionale provenienti da clienti privati, hanno in parte distolto l’attenzione dagli appalti pubblici, su cui al contrario si sono concentrate le società di ingegneria, anche in virtù della maggior organizzazione e possibilità di gestire commesse particolarmente impegnative.
In particolare, nel 2022 la quota di gare affidate ai liberi professionisti è diminuita dal 40,3% del 2021 al 34%. Il dato è ancora più rilevante se si valutano gli importi: nel 2022 i professionisti, si sono aggiudicati appena il 2,7 % degli importi, contro l’11,3% del 2021.
Numeri diversi per le gare con importo a base d’asta inferiore a 75mila euro, dove i liberi professionisti si aggiudicano circa il 63% delle gare ed oltre il 65,2% degli importi, anche se si tratta di dati in flessione rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda le gare con importo a base d’asta superiore a 75mila euro, sebbene la percentuale delle gare aggiudicate dai liberi professionisti resti stabile intorno al 17,5%, il Centro Studi rileva un calo significativo sulla distribuzione degli importi che sfiorano appena l’1,3% del totale. Qualche segnale positivo per i liberi professionisti arriva dall’andamento dell’importo medio di aggiudicazione: nel corso degli ultimi 3 anni sembra in costante crescita fino a superare, nel 2022, i 74.300 euro, contro i 57.800 euro del 2021).
In discesa anche il valore medio dei ribassi di aggiudicazione in atto da diversi anni, pari al 28% contro il 29,2 del 2021 e il 35,2% del 2020, sebbene si rilevino ancora gare aggiudicate con ribassi molto elevati: 93,6% laddove l’anno precedente si era rilevato un picco massimo pari al 93%.
I dati sui mercato SIA: il commento del Centro Sudi CNI
Sui dati lo stesso Centro Studi CNI esprime soddisfazione attraverso le parole del presidente Giuseppe Margiotta. “I dati attestano l’ottimo stato di salute del mercato dei servizi di ingegneria e architettura. Certamente l’effetto espansivo sul sistema delle gare pubbliche è stato determinato dal Pnrr”. Si rimarca comunque il forte peso dei bonus edilizi nell’attività dei professionisti: “In questo senso, i liberi professionisti hanno preferito orientarsi verso i clienti privati, a scapito degli appalti pubblici, settore nei quali, grazie anche al ricorso all’appalto integrato, le società di ingegneria godono di un indubbio vantaggio competitivo. Questa dinamica a lungo termine potrebbe determinare qualche problema, soprattutto quando la domanda di servizi di ingegneria da parte della clientela privata dovesse calare”.
Domenico Condelli, Consigliere CNI, rimarcando come l’incremento superiore all’80% rispetto al 2021 sia una spia importante dell’attività frenetica attualmente in atto, accanto alla soddisfazione esprime perplessità sul fatto che buona parte delle risorse impiegate proviene dal Pnrr, con un ricorso massiccio all’appalto integrato nell’ultimo bimestre: “Questo mette seriamente in discussione la centralità del progetto. Inoltre, circa il 90% dei servizi senza esecuzione dei lavori è appannaggio delle società di ingegneria, con appena il 10% per liberi professionisti e raggruppamenti temporanei. È evidente un radicale cambiamento in atto anche all’interno del mercato dei Sia con una riduzione drastica del peso dei liberi professionisti nelle gare bandite dalla P.A. a favore delle aggregazioni societarie”.
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