Servizi di ingegneria e architettura: pubblicato lo Schema di bando tipo ANAC
Aperte le consultazioni sul Bando Tipo n. 2/2023 per procedure aperte per l’affidamento di contratti pubblici di servizi di architettura e ingegneria
A qualche mese dall’entrata in vigore del d.Lgs. n. 36/2023 (nuovo Codice dei Contratti Pubblici), ANAC ha predisposto lo Schema di Bando tipo n. 2/2023, "Procedura aperta per l’affidamento di contratti pubblici di servizi di architettura e ingegneria di importo pari o superiore alle soglie di rilevanza europea con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo".
Servizi tecnici e nuovo Codice Appalti: lo schema di Bando Tipo ANAC
Il Disciplinare tipo si applica alle procedure aperte aventi ad oggetto l’affidamento di contratti pubblici di servizi di ingegneria e architettura nei settori ordinari di importo pari o superiore alle soglie di rilevanza europea, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.
Lo schema recepisce, oltre al nuovo Codice dei contratti, la legge 21 aprile 2023, n. 49 (Legge sull’equo compenso) e il decreto ministeriale 17 giugno 2016 (c.d. “Decreto Parametri”), così come integrato dall’Allegato I.13 del Codice. Lo schema acquisterà efficacia il quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
La consultazione pubblica
Intanto il testo verrà sottoposto a consultazione pubblica, con la possibilità per stakeholders, professionisti e stazioni appaltanti, di compilare il questionario e inviare le proprie osservazioni fino alle ore 23:59 del 1° marzo 2024.
Vista la rilevanza dell’atto, lo Schema è stato elaborato da ANAC insieme a un gruppo di lavoro a cui hanno partecipato Consip, ITACA/Soggetti aggregatori, Invitalia, IFEL, OICE e ANCE
Lo schema va a colmare un importante vuoto operativo – al quale hanno cercato in questi mesi di supplire le associazioni di categoria, OICE in testa – ed è considerato da più parti come documento fondamentale, proprio per le numerose questioni problematiche derivanti dalla poca chiarezza delle norme e dall'assenza di coordinamento tra disposizioni contenute in diversi atti Il riferimento è appunto alla legge n. 49/2023 sull’equo compenso e sull’applicazione del Decreto Parametri.
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