Sicurezza stradale e riforma del Codice della strada: cosa cambia
Alcolock, sospensione della patente per chi usa il telefono, tolleranza zero per chi guida ubriaco o drogato, casco, targa e assicurazione per i monopattini. Ecco tutte le novità
Era nell'aria dall'inizio del mandato di questo Governo, nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato due provvedimenti fortemente voluti dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, mediante i quali si avvierà un percorso di riforma della sicurezza stradale e del Codice della strada.
Sicurezza stradale e riforma del Codice della strada
Da una parte un disegno di legge che avrà il compito di rafforzare le misure di controllo e le sanzioni per migliorare la sicurezza stradale. Dall'altra una delega al Governo per la riforma del Codice della Strada. Si lavora anche sui messaggi e le campagne mediatiche per promuovere la sicurezza tra i giovani.
Come scritto nel comunicato stampa del MIT "Si tratta di un progetto ambizioso che consta di più azioni: interviene su sanzioni, prevenzione e educazione stradale. Ma anche su ztl, autovelox e segnaletica".
Entrando nel dettaglio, il disegno di legge prevede:
- tolleranza zero per chi guida ubriaco o drogato: in caso di positività alle droghe, a prescindere dallo stato di alterazione sospensione e revoca della patente con divieto di conseguirla fino a tre anni;
- per i conducenti già condannati per reati specifici è previsto l’obbligo di installare il cosiddetto “alcolock”, che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero e il divieto assoluto di bere alcol prima di mettersi alla guida per due o tre anni a seconda del reato commesso;
- divieto assoluto di conseguire la patente fino al compimento dei 24 anni per i minorenni sorpresi alla guida senza patente e sotto l'effetto di droga;
- sospensione della patente per chi usa il telefono mentre guida o commette altre violazioni pericolose (circolazione contromano, sorpasso azzardato, mancato utilizzo dei sistemi per la sicurezza dei bambini, ...).
Monopattini: obbligo di casco, targa e assicurazione
Nuove disposizioni anche per la circolazione sui monopattini. È previsto:
- il blocco del veicolo se circola in aree extraurbane o particolarmente pericolose;
- l'obbligo di targa e assicurazione;
- casco obbligatorio per tutti;
- divieto assoluto di circolazione contromano;
- divieto di sosta selvaggia e sui marciapiedi;
- sanzioni per: mancanza di frecce, freni, contraffazione dati del proprietario, potenziamento illegale del motore per modificare la velocità.
Maggiori garanzie anche per i ciclisti, con la disciplina del sorpasso in sicurezza sia su strade urbane che extraurbane, prevedendo - ove possibile - almeno 1,5 metri di distanza nell’effettuare la manovra. Nessuna complicazione burocratica per chi sceglie le due ruote, anche con pedalata assistita.
Altre disposizioni previste:
- ZTL di buon senso: stop a eccessive limitazioni dannose e poco chiare. Ai sindaci il compito di proporre soluzioni equilibrate che tutelino ambiente, libertà di circolazione e lavoro.
- Stop agli autovelox truffa: via gli impianti mangiasoldi, meno burocrazia, utilizzo solo di strumenti certificati tutelando i cittadini da multe pazze;
- maggiore sicurezza per tutti con: safety car in caso di incidenti in autostrada; più segnaletica e controlli (anche con telecamere) nei passaggi a livello;
- bonus educazione stradale di 2 punti all'atto del rilascio della patente per i ragazzi che abbiano frequentato corsi extracurriculari sulla sicurezza stradale organizzati dalle scuole secondarie statali o paritarie.
Riforma del Codice della Strada
Altra importante disposizione approvata riguarda la delega per la riforma del Codice della Strada che possa riordinare e razionalizzare la materia anche nell’ottica dell’ammodernamento del testo normativo in vigore, che risale al 1992. Nel dettaglio, gli obietti sono:
- riscrittura di un "codice breve";
- coordinamento tra le disposizioni vigenti;
- strumenti di delegificazione per intervenire con celerità per l'adeguamento alle evoluzioni tecnologiche o a normative europee;
- riforma della disciplina sanzionatoria.
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