Sismabonus: variare la destinazione d’uso può salvare la detrazione
Nonostante il Sismabonus sia fruibile solo per lavori su immobili a destinazione abitativa o produttiva, la prassi dell’Agenzia delle Entrate apre alla possibilità di agevolare gli interventi su immobili diversi
Come fare
Posto che sul tema non vi è certezza e potrebbe essere utile inoltrare un’istanza di interpello, l’amministrazione richiede di rispettare uno “step” importante per poter accedere al Sismabonus in simili casi.
In particolare, nella citata Circolare 23/2022, l’AdE ha specificato che “in continuità con la precedente prassi, tale possibilità (quella di usufruire del bonus per interventi su immobili che solo al termine degli stessi avranno la destinazione “giusta”, ndr.), tuttavia, è subordinata alla condizione che nel provvedimento amministrativo che autorizza i lavori risulti il cambio di destinazione d'uso del fabbricato - in origine non abitativo (o produttivo, in caso di Sismabonus, ndr.) - e che sussistano tutte le altre condizioni e siano effettuati tutti gli adempimenti previsti dalla norma agevolativa”.
Insomma, potrebbe esserci modo di scavalcare l’ostacolo individuato, ma occorre accertarsi di fare tutto per bene per evitare future contestazioni sulla corretta spettanza del bonus.
Articolo a cura di Cristian
Angeli
ingegnere esperto di agevolazioni fiscali applicate
all’edilizia
www.cristianangeli.it
IL NOTIZIOMETRO