Smart Social Housing: l'ERP come Catalizzatore del Rinnovamento Urbano

Sostenibilità, innovazione tecnologica, dimensione comunitaria e flessibilità sono i quattro pilastri dell'Edilizia Reisdenziale Pubblica. Diamo uno sguardo al futuro dell'abitare sociale

di Pietro Grosso - 28/10/2024

Programmi di Inclusione Sociale

L'inclusione sociale rappresenta una priorità strategica per l'ERP contemporaneo. I programmi di inclusione devono essere progettati secondo un approccio multidimensionale che prevede:

Interventi mirati per categorie specifiche: Anziani: programmi di invecchiamento attivo e assistenza domiciliare; Giovani: iniziative di formazione e inserimento lavorativo; Famiglie monoparentali: servizi di supporto alla genitorialità; Migranti: percorsi di integrazione culturale e linguistica

Strumenti di attivazione: Laboratori di capacity building; Progetti di auto imprenditorialità; Programmi di formazione professionale; Iniziative di scambio intergenerazionale

Servizi di Comunità

I servizi di comunità rappresentano un elemento fondamentale per la creazione di ecosistemi abitativi sostenibili. La loro progettazione deve rispondere a criteri di:

Accessibilità: Localizzazione strategica all'interno del complesso residenziale; Tariffe sostenibili per l'utenza; Orari flessibili di fruizione; Accessibilità per persone con disabilità.

Diversificazione: Servizi di prossimità (piccola manutenzione, assistenza domiciliare); Servizi educativi e culturali; Servizi di supporto al lavoro; Servizi di welfare leggero.

Sostenibilità: Modelli di gestione ibridi pubblico-privato; Coinvolgimento del terzo settore; Integrazione con i servizi territoriali esistenti; Valutazione continua dell'impatto sociale.

Mediazione Sociale emerge come strumento strategico per: Prevenire e gestire i conflitti; Facilitare la comunicazione tra abitanti e gestori; Promuovere la coesione sociale, Sviluppare il senso di appartenenza alla comunità.

Approcci metodologici:

  1. Prevenzione: Monitoraggio costante del clima sociale; Identificazione precoce delle criticità; Attività di community building.
  2. Intervento: Protocolli strutturati di mediazione dei conflitti; Équipe multidisciplinari di intervento; Strumenti di risoluzione alternativa delle dispute.
  3. Consolidamento: Formazione continua dei mediatori; Supervisione professionale; Valutazione dell'efficacia degli interventi.

L'efficacia delle iniziative comunitarie dipende dalla qualità degli strumenti di partecipazione adottati:

  • Strumenti formali: Assemblee di quartiere, Comitati di gestione, Consulte degli abitanti, Bilanci partecipativi
  • Strumenti digitali: Piattaforme di comunicazione, App per la segnalazione di problemi, Sistemi di prenotazione servizi, Forum di discussione online
  • Strumenti di progettazione partecipata: Workshop di co-design, Laboratori di quartiere, Passeggiate di quartiere, Mappe di comunità.

Indicatori di Successo

Il co-housing non è solo una risposta alla crescente domanda di alloggi economici, ma rappresenta anche un modello di vita che promuove forti legami sociali, con importanti benefici per il benessere degli abitanti. In queste comunità, gli spazi abitativi privati si affiancano a aree comuni pensate per l'interazione e la collaborazione. Ad esempio:

  • Riduzione dell'isolamento sociale: In molte città europee, i progetti di co-housing hanno ridotto significativamente la solitudine, soprattutto tra gli anziani. Questo è stato evidente in Paesi come la Danimarca, dove modelli di co-housing intergenerazionale permettono agli anziani di vivere accanto a famiglie più giovani, creando una rete di supporto reciproco. La condivisione di spazi comuni come cucine, giardini e sale polifunzionali incoraggia la nascita di relazioni quotidiane che contrastano l’isolamento sociale.
  • Supporto alle famiglie monoparentali: In Francia, alcuni progetti di co-housing hanno offerto soluzioni concrete per famiglie monoparentali, che spesso si trovano isolate e sotto stress. In questi contesti, i residenti condividono le responsabilità, come la cura dei bambini o l’organizzazione di attività comuni, riducendo il peso delle incombenze quotidiane e creando una rete di sostegno che va oltre la dimensione abitativa.
  • Promozione della condivisione e della mutualità: In questi contesti, la collaborazione diventa una risorsa preziosa. Spazi come cucine comuni, lavanderie o laboratori incentivano la condivisione non solo delle risorse materiali, ma anche delle competenze e del tempo, rafforzando il senso di comunità.

Innovazione gestionale

Il modello di cogestione rappresenta un'evoluzione significativa rispetto alla gestione tradizionale degli alloggi. Non si tratta solo di affidare agli abitanti la responsabilità di prendersi cura degli spazi comuni, ma di coinvolgerli attivamente nella gestione operativa e strategica dell'intero complesso abitativo.

  • Partecipazione attiva nella gestione: In progetti come il "Mietshäuser Syndikat" in Germania, i residenti non solo decidono come gestire le aree comuni, ma sono anche coinvolti nella definizione di priorità di spesa per la manutenzione e per eventuali ristrutturazioni. Questo approccio partecipativo responsabilizza gli abitanti, riducendo le tensioni e i conflitti, e assicurando che le decisioni prese rispondano davvero ai bisogni della comunità.
  • Gestione condivisa e flessibilità: Un esempio concreto di innovazione gestionale è il quartiere di Vauban, a Friburgo, dove i residenti partecipano attivamente alla pianificazione urbana e alla gestione degli spazi abitativi. La flessibilità della gestione permette di adattare rapidamente gli spazi e i servizi alle nuove esigenze che possono emergere, come l'incremento della mobilità sostenibile o l'introduzione di orti comunitari.
  • Modelli di autosufficienza e sostenibilità: Alcuni progetti di cogestione incorporano pratiche sostenibili che riducono l’impatto ambientale e i costi energetici. Ad esempio, i sistemi di riciclo dell'acqua piovana o l'uso condiviso di energie rinnovabili permettono di abbattere i costi e aumentare l'efficienza energetica degli edifici.

Esempi di resilienza

Il co-housing e la cogestione non solo favoriscono l’efficienza abitativa, ma rendono le comunità più resilienti, in grado di affrontare in modo più efficace crisi economiche, sociali o ambientali. Alcuni esempi significativi:

  • Resilienza durante la pandemia: Durante la pandemia da COVID-19, molte comunità di co-housing in Europa sono riuscite ad affrontare meglio l’isolamento rispetto ai modelli abitativi tradizionali. In Danimarca, le comunità di co-housing sono state in grado di organizzare turni di assistenza per i residenti anziani e vulnerabili, mantenendo al contempo una vita sociale sicura grazie all’uso condiviso di spazi all’aperto. Questo ha permesso di ridurre l'isolamento e di fornire supporto reciproco senza mettere a rischio la salute dei residenti.
  • Affrontare disastri naturali: Negli Stati Uniti, progetti di co-housing come "Belfast Cohousing & Ecovillage" nel Maine hanno dimostrato una forte capacità di resilienza durante eventi climatici estremi. Grazie a sistemi di energia rinnovabile condivisa e riserve di risorse comuni, queste comunità sono riuscite a superare interruzioni di energia elettrica e carenze di risorse in modo più efficace rispetto ai quartieri tradizionali.
  • Resilienza economica: In molti contesti, il co-housing ha dimostrato di essere una risposta efficace alle crisi economiche, poiché la condivisione di spazi e risorse permette di ridurre le spese quotidiane. In Olanda, alcuni complessi abitativi hanno introdotto modelli di economia collaborativa, come gruppi di acquisto solidale e condivisione di veicoli, che hanno abbattuto i costi per i residenti.
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