SISTRI sospeso fino a Giugno 2013: la storia continua
Il Consiglio dei Ministri del 15 Giugno 2012 si è concluso. Tra i provvedimenti presi quello che molte aziende attendevano con ansia infine è giunto. Il SIST...
Il Consiglio dei Ministri del 15 Giugno 2012 si è concluso. Tra i
provvedimenti presi quello che molte aziende attendevano con ansia
infine è giunto. Il SISTRI vede la sua sospensione fino Giugno
2013. Quindi un anno di tempo per tirare il fiato attendere le
nuove modifiche, apprezzare le semplificazioni che verranno
introdotte, criticare ciò che non funziona e scommettere su
ennesime proroghe, oppure vedere finalmente l'avvio del SISTRI o
del suo sostituto e partecipare all'evoluzione della tracciabilità
dei rifiuti nel nostro paese.
Il SISTRI, ha spiegato il ministro dello Sviluppo Economico Passera "probabilmente non è adatto a molte aziende, soprattutto di piccola e media dimensione" e quindi " si conferma che l'introduzione è sospesa".
Parole queste che danno piena luce a quanto si è tentato di spiegare al precedente ministro dell'ambiente, che si ostinava ad ostentare il SISTRI quale icona sfavillante per la lotta alla eco-mafia. Il SISTRI, nella sua mole di procedure ed eccezioni mal si presta ad essere utilizzato dai piccoli produttori di rifiuti speciali, dalle aziende dedicate alla micro raccolta e da una moltitudine di soggetti che avrebbero visto cadere la loro competitività sul mercato se il SISTRI fosse entrato in vigore il 30 Giugno.
Se sulla "macro-filiera" era applicabile, diveniva complicatissimo se non assurdo applicarlo sulla "micro-filiera" del rifiuto. Quello che dovrebbe essere implementato è a detta del sottoscritto un sistema informatico per tracciare i rifiuti con pochi fronzoli ed efficace, che sia applicabile a tutti i soggetti che partecipano alla filiera dei rifiuti.
Se i progettisti del sistema si dedicassero allo studio dell'attuale gestione dei rifiuti, con molta probabilità potrebbero individuare quali sono i modelli replicabili a livello informatico, quali sono i punti deboli, migliorarli e realizzare un SISTRI-Bis che sia realmente applicabile.
Ovviamente la percezione del SISTRI, nella sua efficacia e nella sua affidabilità è soggettiva, frutto delle esperienze vissute nella realtà quotidiana, ma certo è che non è perfettamente funzionante come avrebbe dovuto dopo oltre due anni di modifiche e sperimentazioni che hanno invece portato ad un voler apporre toppe su toppe a tutte le falle che il sistema ha presentato. Un sistema siffatto, e gli informatici potranno darmi ragione, si crea un sistema che può crollare alla prima difficoltà e se parliamo di tracciabilità dei rifiuti si comprende bene come ciò non sia auspicabile.
Non è possibile immaginare un sistema informatico per tracciare i rifiuti che, potenzialmente, potrebbe partire entrare in vigore e contemporaneamente potrebbe bloccare l'intera filiera della gestione dei rifiuti.
Ma tralasciando le divagazioni filosofiche che sul SISTRI si possono fare, attendiamo la pubblicazione in G.U. del DL sviluppo e i risvolti che si avranno perché se il Ministro ha chiesto ed ottenuto la sospensione del SISTRI e del contratto con la Selex, quest'ultima non ha gradito il benservito come dimostrano i commenti degli ultimi giorni circa la funzionalità del sistema.
Concludendo: Stop ai contributi dovuti dalle aziende almeno fino a Giugno 2013; sospensione del SISTRI per verificarne la funzionalità ed apportare le necessarie modifiche con un tempo massimo di intervento che può protrarsi fino a Giugno 2013.
Il SISTRI, ha spiegato il ministro dello Sviluppo Economico Passera "probabilmente non è adatto a molte aziende, soprattutto di piccola e media dimensione" e quindi " si conferma che l'introduzione è sospesa".
Parole queste che danno piena luce a quanto si è tentato di spiegare al precedente ministro dell'ambiente, che si ostinava ad ostentare il SISTRI quale icona sfavillante per la lotta alla eco-mafia. Il SISTRI, nella sua mole di procedure ed eccezioni mal si presta ad essere utilizzato dai piccoli produttori di rifiuti speciali, dalle aziende dedicate alla micro raccolta e da una moltitudine di soggetti che avrebbero visto cadere la loro competitività sul mercato se il SISTRI fosse entrato in vigore il 30 Giugno.
Se sulla "macro-filiera" era applicabile, diveniva complicatissimo se non assurdo applicarlo sulla "micro-filiera" del rifiuto. Quello che dovrebbe essere implementato è a detta del sottoscritto un sistema informatico per tracciare i rifiuti con pochi fronzoli ed efficace, che sia applicabile a tutti i soggetti che partecipano alla filiera dei rifiuti.
Se i progettisti del sistema si dedicassero allo studio dell'attuale gestione dei rifiuti, con molta probabilità potrebbero individuare quali sono i modelli replicabili a livello informatico, quali sono i punti deboli, migliorarli e realizzare un SISTRI-Bis che sia realmente applicabile.
Ovviamente la percezione del SISTRI, nella sua efficacia e nella sua affidabilità è soggettiva, frutto delle esperienze vissute nella realtà quotidiana, ma certo è che non è perfettamente funzionante come avrebbe dovuto dopo oltre due anni di modifiche e sperimentazioni che hanno invece portato ad un voler apporre toppe su toppe a tutte le falle che il sistema ha presentato. Un sistema siffatto, e gli informatici potranno darmi ragione, si crea un sistema che può crollare alla prima difficoltà e se parliamo di tracciabilità dei rifiuti si comprende bene come ciò non sia auspicabile.
Non è possibile immaginare un sistema informatico per tracciare i rifiuti che, potenzialmente, potrebbe partire entrare in vigore e contemporaneamente potrebbe bloccare l'intera filiera della gestione dei rifiuti.
Ma tralasciando le divagazioni filosofiche che sul SISTRI si possono fare, attendiamo la pubblicazione in G.U. del DL sviluppo e i risvolti che si avranno perché se il Ministro ha chiesto ed ottenuto la sospensione del SISTRI e del contratto con la Selex, quest'ultima non ha gradito il benservito come dimostrano i commenti degli ultimi giorni circa la funzionalità del sistema.
Concludendo: Stop ai contributi dovuti dalle aziende almeno fino a Giugno 2013; sospensione del SISTRI per verificarne la funzionalità ed apportare le necessarie modifiche con un tempo massimo di intervento che può protrarsi fino a Giugno 2013.
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