CONFERENZA NAZIONALE DELLE PROFESSIONI

In occasione della Conferenza nazionale delle professioni organizzata da “Italia Oggi” il Ministro della Giustizia Clemente Mastella ha parlato chiaramente a...

30/11/2006
In occasione della Conferenza nazionale delle professioni organizzata da “Italia Oggi” il Ministro della Giustizia Clemente Mastella ha parlato chiaramente ai rappresentanti di ordini ed associazioni proprio alla vigilia di una passaggio delicato della riforma quale è l’esame in consiglio dei ministri di venerdì prossimo.
Il Ministro ha chiesto di non continuare nelle critiche perché non utilizzando il testo messo a punto dal proprio ministero si potrebbe mettere ancora di più a rischio il futuro assetto delle professioni ed ha precisato che il passaggio del testo in Consiglio dei Ministri, nella versione attuale, non è scontato e potrebbe avere esiti incerti.

Mastella ha anche promesso agli ordini le “conferenze concertative” per seguire la predisposizione dei decreti delegati per ciascuna professione, continuando con il metodo del confronto ed ha precisato che gli Ordini e le associazioni devono “stare attenti a difendere posizioni indifendibili. Non c'è cosa peggiore del patrocinatore che si lascia difendere male. Perché nel governo c’è chi è più liberalizzatore di me, più moderno e così rischia di saltare anche la mia mediazione”.

Probabilmente le affermazioni di Mastella nascono dal fatto di conoscere la linea dell’esecutivo sulla questione ed è a conoscenza che la stessa è poco scalfibile avendo la certezza che non è possibile tornare indietro sul decreto Bersani e ciò è avvalorato dalla modifiche che il testo ha progressivamente subito; la prima bozza di legge delega era più vicina alle posizioni degli ordini: le professioni avevano le loro specificità rispetto alle imprese, si tornava alle tariffe minime, era garantito il mantenimento delle professioni esistenti.
Il testo attuale, invece, ha perso per strada questi paletti, anche se i professionisti sono riusciti a ottenere che il testo definisca gli ordini come enti pubblici non economici.

Ricordiamo che è slittato alla prossima settimana la discussione del Consiglio dei Ministri circa la riforma delle professioni di cui al disegno di legge proposto dal Ministro della Giustizia Clemente Mastella.
La discussione sul provvedimento era stata inserita all’ordine del giorno della riunione di pre-consiglio di martedì ma, proprio perché inserita in fretta e furia all’ultimo minuto, non tutti i ministeri erano riusciti a dargli adeguato riscontro: la verifica tecnica slitta così all’inizio della prossima settimana.
Contemporaneamente, però, tra i corridoi si vocifera la possibilità che nel disegno di legge vengano inserite ulteriori modifiche proposte da Ordini professionali e associazioni di categoria.

Il comitato unico delle professioni (CUP) ha preparato uno schema correttivo al disegno di legge di Mastella; tale documento sarà reso ufficiale a breve.
Il Presidente Raffaele Sirica, intanto, ha preannunciato alcuni punti salienti di quanto proposto, primo tra tutti il principio di sussidiarietà, cioè la facoltà, per gli Ordini, si assistere le istituzioni e di prendere iniziative nell’interesse pubblico.
Per il Presidente è poi essenziale che il testo ridimensioni al massimo le deleghe al Governo evitando, così, margine discrezionale per il legislatore.
L’unica delega proposta prevede il ritorno alle tariffe per le riserve e la blindatura degli Albi esistenti.
Particolare attenzione, poi, viene rivolta ai giovani ed alle procedure per l’avvio e l’organizzazione degli studi.
Viene confermata l’apertura alla pubblicità informativa e viene confermato il tirocinio durante il corso degli studi.



A cura di Paola Bivona
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