Ritardi pagamenti P.A.: Architetti in credito per 500 milioni di euro
"Gli architetti italiani vantano crediti dalla P.A. per circa 500 milioni di euro sul totale di circa 2 miliardi che lo Stato deve al comparto della progetta...
"Gli architetti italiani vantano crediti dalla P.A. per circa
500 milioni di euro sul totale di circa 2 miliardi che lo Stato
deve al comparto della progettazione delle opere pubbliche. Si
tratta di una situazione assolutamente insostenibile e che deve
trovare soluzione in tempi brevissimi anche attraverso l'integrale
recepimento della Direttiva Ue che impone tempi di pagamento tra i
30 e i 60 giorni. Solo così sarà possibile dare respiro ad un
mercato - come quello della progettazione - che registra
eccezionali ed insopportabili dinamiche di flessione".
Questo le parole del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, intervenuto nuovamente sull'annoso problema dei ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni che, dopo aver colpito duramente le imprese, sta abbattendo il comparto della progettazione delle opere pubbliche con conseguenze disastrose.
"E' opportuno ricordare l'abnorme situazione dei debiti della Pubblica Amministrazione che, nel 2011, sono ammontati, secondo le stime del Financial Intermediation European Studies, a 168 miliardi di euro. Secondo la Banca d'Italia, inoltre, l'ammontare dei debiti non pagati nel 2011 dalla PA è stato pari a 70 miliardi di euro. Nel solo settore delle opere pubbliche si stima che la dimensione finanziaria dei ritardi di pagamento della P.A. alle imprese che realizzano lavori pubblici sia in costante crescita ed abbia raggiunto ormai 19 miliardi di euro sui 70 stimati dalla Banca d'Italia".
"Confidiamo che nel recepimento della Direttiva europea venga inserito anche il settore dei lavori pubblici perché un intervento che li escludesse rappresenterebbe un colpo mortale, oltreché per il settore delle costruzione anche per quello della progettazione che - per la stragrande sua parte - è composto da studi professionali di piccole o piccolissime dimensioni".
Questo le parole del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, intervenuto nuovamente sull'annoso problema dei ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni che, dopo aver colpito duramente le imprese, sta abbattendo il comparto della progettazione delle opere pubbliche con conseguenze disastrose.
"E' opportuno ricordare l'abnorme situazione dei debiti della Pubblica Amministrazione che, nel 2011, sono ammontati, secondo le stime del Financial Intermediation European Studies, a 168 miliardi di euro. Secondo la Banca d'Italia, inoltre, l'ammontare dei debiti non pagati nel 2011 dalla PA è stato pari a 70 miliardi di euro. Nel solo settore delle opere pubbliche si stima che la dimensione finanziaria dei ritardi di pagamento della P.A. alle imprese che realizzano lavori pubblici sia in costante crescita ed abbia raggiunto ormai 19 miliardi di euro sui 70 stimati dalla Banca d'Italia".
"Confidiamo che nel recepimento della Direttiva europea venga inserito anche il settore dei lavori pubblici perché un intervento che li escludesse rappresenterebbe un colpo mortale, oltreché per il settore delle costruzione anche per quello della progettazione che - per la stragrande sua parte - è composto da studi professionali di piccole o piccolissime dimensioni".
A cura di Gabriele
Bivona
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