Sicurezza sul lavoro, nel 2011 calano gli infortuni in Emilia-Romagna
Crisi economica, calo dei lavori nel settore dell’edilizia e necessità di ricostruire con celerità il territorio colpito dal sisma, sono fattori che richiedo...
Per questo, prosegue l’impegno avviato con la legge regionale 11 del 2010 e la legge regionale 3 del 2011, trovando con la collaborazione di Prefetture, istituzioni, associazioni di imprenditori e lavoratori le condizioni per rafforzare i controlli e premiare le imprese regolari".
Lo ha evidenziato l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli durante i lavori del convegno "Legalità e sicurezza in edilizia: una sfida possibile" tenuto in viale Aldo Moro.
L’appuntamento è stato realizzato dalla Regione Emilia-Romagna e dalla direzione regionale dell’Inail ed è stato anche l’occasione per la presentazione del ‘Rapporto regionale Inail 2011 su infortuni e malattie professioni’. Nel corso del convegno sono stati illustrati i risultati di una iniziativa realizzata da Inail, Regione e il consorzio delle scuole edili Formedil, in tema di buone prassi per la gestione del rischio in cantiere.
Si tratta di un’indagine condotta sui cantieri edili emiliano-romagnoli, con il coinvolgimento diretto di tutti coloro che operano nei cantieri stessi. Dai risultati dell’indagine, che saranno utilizzati dalle scuole edili per l’integrazione dei programmi di formazione, emerge l’esigenza di incrementare la motivazione e la capacità di prevenzione delle imprese, oltre che quella di diagnosticare i pericoli, anche attraverso la presa di responsabilità circa il controllo trasversale dei comportamenti pericolosi.
I dati - presentati da Alessandro Crisci, direttore regionale Inail Emilia Romagna - confermano un trend in diminuzione per gli infortuni denunciati (-6% rispetto al 2010) e un aumento delle denunce di malattia professionale (11,4%). In controtendenza rispetto allo scorso anno, ma analogamente al dato Italia, diminuiscono gli infortuni da circolazione stradale in occasione di lavoro (-9,3%). Anche gli infortuni mortali sono in diminuzione: da 91 casi nel 2010 a 84 nel 2011. Nel 64% del totale dei casi si tratta di eventi mortali accaduti sulla strada, sia in occasione di lavoro che in itinere.
Inoltre, a fronte di un aumento dei lavoratori stranieri nel
mercato del lavoro (2,1%) si registra una diminuzione del numero di
denunce di infortunio (- 1,9%). Per quanto riguarda il settore
costruzioni, nel 2011 è evidente il sensibile calo degli infortuni
denunciati (-14,3%). In particolare, per quel che riguarda gli
eventi mortali il numero rispetto al 2010 si è più che dimezzato,
passando da 19 a 8 casi. Resta, nel triennio consolidato 2007-2009
il primato del rapporto di gravità più elevato.
I dati del Rapporto infortuni sul lavoro
Occupazione. Il mercato del lavoro dell’Emilia-Romagna si è
chiuso nel 2011 con un bilancio che risente ancora degli effetti
della crisi, anche se i dati Istat hanno stimato che nel 2011
gli occupati in regione sono risultati pari a 1.967 migliaia di
unità, in lieve aumento (1,6%) rispetto all’anno precedente
(1.936 migliaia) e, in termini assoluti, pari a circa 32.000
persone.
Inoltre i dati Inps indicano un decremento delle ore di Cig a vario
titolo autorizzate, che passano da 119.080 migliaia di ore nel 2010
a 79.120 migliaia di ore nel 2011, pari ad un -30,1% rispetto
all’anno precedente.La diminuzione degli infortuni denunciata si è
registrata, anche se con percentuali differenti, in tutte le
gestioni: nell’industria e servizi (-5,85), in agricoltura (-6,6%)
e nella gestione conto Stato (-11,1%), includendo in quest’ultima
solo gli infortuni dei dipendenti statali.
Consistente il calo degli infortuni accaduti sulla strada
in occasione di lavoro: -9,3%, passando dai 7.066 del 2010 ai
6.410 del 2011. Questa tendenza è in linea col dato nazionale, che
però presenta una variazione media inferiore: -8,4%. In diminuzione
anche gli infortuni in itinere (-9,7%), a fronte del dato nazionale
che si attesta intorno al -7,1%, e a quello del Nord-est
(-5,8%).
In termini assoluti, il settore di attività economica col maggior
numero di infortuni per il 2011 è quello del Commercio (8.233
casi), seguito dal settore Costruzioni, che riporta 7.764 casi, dai
Trasporti (7.322 casi), e dall’Agricoltura (6.286 casi).
Infortuni e lavoratori stranieri (extracomunitari e
comunitari). In Emilia Romagna nel 2011 il numero
complessivo dei lavoratori stranieri è aumentato
rispetto all’anno precedente del 2,1%. Stesso fenomeno si osserva
anche a livello nazionale, con una variazione del 2,3% rispetto
all’anno precedente. Al contrario, il numero delle denunce di
infortunio nel 2011 è diminuito: da 22.837 casi nel 2010 a 22.404
nel 2011, con una variazione percentuale del -1,9%
In relazione al paese di nascita dei lavoratori stranieri, le
nazioni ai primi posti nella graduatoria degli infortuni denunciati
e accaduti in regione si confermano: Marocco (4.502), Romania
(2.652), Albania (2.302), e Tunisia (1.301).
Infortuni mortali. Si registra il calo del numero dei
morti sul lavoro in Emilia-Romagna (84 nel 2011 contro i 91 del
2010). Il dato nazionale degli infortuni mortali registra invece
853 nel 2011, a fronte di 973 nel 2010. Gli incidenti mortali
avvenuti in occasione di lavoro ma durante la circolazione stradale
sono stati 17 (contro 34 del 2010), mentre quelli “in itinere”
(tragitto casa-lavoro), sono stati 37 (contro 29 del 2010).
Indicatori di rischio. La frequenza relativa calcolata
sul triennio consolidato 2007-2009 colloca ancora l’Emilia-Romagna
al secondo posto della graduatoria nazionale, con una misura
pari a 33,54 infortuni ogni 1000 addetti, contro il dato nazionale
di 25,13. Tuttavia, il dato è migliorato rispetto al precedente
triennio di riferimento 2006-2008, che era pari a 36,03.
Il rapporto di gravità calcolato sullo stesso triennio fornisce un
valore pari a 2,94 che colloca la regione ancora al 12° posto della
graduatoria nazionale, poco al di sopra del valore nazionale pari a
2,66 e migliorando sensibilmente rispetto al dato precedente (3,26
riferito al 2006-2008).
Infortuni nel settore costruzioni. Continua la tendenza
in diminuzione degli infortuni denunciati in regione nel
settore delle costruzioni con una variazione percentuale rispetto
al 2010 pari al -14,3%.: 7.764 nel 2011, rispetto ai 9.055 del
2010. A livello nazionale la variazione è del -14,7% (63.505 nel
2011, 74.476 nel 2010).
Su un totale di 7.764 casi, 6.664 sono avvenuti in ambiente di
lavoro ordinario, 581 sono imputabili alla circolazione stradale e
519 in itinere. Forte la riduzione degli infortuni mortali: da 19
casi nel 2010, si è passati nel 2011 a 8 casi, così ripartiti: 5 in
ambiente ordinario, 2 da circolazione stradale e 1 in itinere.
Malattie professionali. Anche nel 2011 in Emilia Romagna le
malattie professionali hanno registrato un incremento di
denunce, pari all’ 11,4% rispetto, con un totale di 7.153
denunce contro i 6.418 casi del 2010. Le malattie professionali in
Emilia Romagna rappresentano il 15% di quelle denunciate a livello
nazionale. Le malattie professionali più frequenti sono le
osteo-articolari e muscolo-tendinee, pari a 5.865 casi, che
rappresentano quasi l’84% del totale (7.153).
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