Servizi di progettazione: Paragone tra il decreto parametri ed il Dm 4/4/2001
Sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, presumibilmente entro la fine dell'anno, il decreto interministeriale contenente i parametri per la definizione deg...
Sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, presumibilmente entro la
fine dell'anno, il decreto interministeriale contenente i
parametri per la definizione degli importi a base d'asta dei
servizi di progettazione.
Dal testo, che ha una struttura analoga a quella del Decreto 20 luglio 2012. n. 140 relativo ai parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale, sono stati eliminati quasi tutti gli aspetti discrezionali ed, in particolare dallo stesso è stata cancellata la possibilità di aumentare o diminuire discrezionalmente gli importi a base di gara fino al 60% (è previsto all’articolo 36, comma 2 del D.M. n. 140/2012).
Analogamente nella Tavola Z-1, il parametro "G" di complessità della prestazione, necessario per determinare il compenso professionale, non ha valori minimi e massimi (come nella analoga Tavola Z-1 del D.M. n. 140/2012) ma valori fissi ed inderogabili stabiliti in funzione della categoria e della destinazione funzionale dell'opera.
Per la determinazione del compenso viene utilizzata una espressione identica a quella contenuta nel D.M. n. 140/2012: CP=S(V×G×Q×P) in cui:
Per quanto concerne le spese e gli oneri accessori, a differenza di quanto previsto dal D.M. n. 140/2012, tornerà la determinazione forfettaria con una percentuale del compenso pari al 25% per importo delle opere fino a € 1.000.000,00 e pari al 10% per importo delle opere pari o superiore a € 25.000.000,00 mentre per gli importi intermedi le percentuali si applicano per interpolazione lineare.
Ricordiamo che nll'articolo 9 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n.1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, come modificato dall'articolo 5, comma 1 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, viene precisato che “I parametri individuati non possono condurre alla determinazione di un importo a base di gara superiore a quello derivante dall'applicazione delle tariffe professionali vigenti prima dell'entrata in vigore del presente decreto”.
Ecco, quindi, allegato alla presente notizia un quadro di sintesi contenuto nella bozza del nuovo decreto parametri e relativo al raffronto dei corrispettivi determinati sulla base della proposta dei nuovi parametri e sulla base del criterio di cui al Decreto ministeriale 4/4/2001 per gli affidamenti dei servizi di architettura e di ingegneria.
Nelle tavole riassuntive sono stati riportati i risultati ottenuti elaborando il calcolo dei corrispettivi suddiviso nelle varie fasi prestazionali (Preliminare Definitiva, Esecutiva, D.L. Sicurezza) nelle due ipotesi previste e sono stati predisposti vari esempi relativi ad opere pubbliche di differenti tipologie e caratteristiche e per vari importi del valore, analizzando un ampio spettro di casistiche considerate significative.
I risultati sono stati riportati nei successivi grafici di comparazione, sia suddivisi nelle fasi prestazionali parziali che nel dato complessivo che fanno notare come i nuovi parametri conducono alla determinazione di un importo a base di gara inferiore a quello derivante dall'applicazione delle tariffe professionali di cui al decreto ministeriale 4/4/2001.
Dal testo, che ha una struttura analoga a quella del Decreto 20 luglio 2012. n. 140 relativo ai parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale, sono stati eliminati quasi tutti gli aspetti discrezionali ed, in particolare dallo stesso è stata cancellata la possibilità di aumentare o diminuire discrezionalmente gli importi a base di gara fino al 60% (è previsto all’articolo 36, comma 2 del D.M. n. 140/2012).
Analogamente nella Tavola Z-1, il parametro "G" di complessità della prestazione, necessario per determinare il compenso professionale, non ha valori minimi e massimi (come nella analoga Tavola Z-1 del D.M. n. 140/2012) ma valori fissi ed inderogabili stabiliti in funzione della categoria e della destinazione funzionale dell'opera.
Per la determinazione del compenso viene utilizzata una espressione identica a quella contenuta nel D.M. n. 140/2012: CP=S(V×G×Q×P) in cui:
- V = costo delle singole categorie componenti l'opera, individuato sulla base dell'attendibile preventivo nelle fasi prestazionali di fattibilità e di progettazione e sulla base del consuntivo lordo nelle fasi di direzione esecutiva e collaudo e, ove applicabili, sulla base dei criteri individuati nella tavola Z-2; per le prestazioni relative ad opere esistenti tale costo è corrispondente all’importo complessivo delle opere, esistenti e nuove, oggetto della prestazione;
- G = parametro di complessità della prestazione, come riportato nella tavola Z-1;
- Q = parametro della specificità della prestazione, distinto in base alle singole categorie componenti l’opera, come indicato nella tavola Z-2;
- P = parametro base determinato mediante l’espressione P=0,03+10/V0,4.
Per quanto concerne le spese e gli oneri accessori, a differenza di quanto previsto dal D.M. n. 140/2012, tornerà la determinazione forfettaria con una percentuale del compenso pari al 25% per importo delle opere fino a € 1.000.000,00 e pari al 10% per importo delle opere pari o superiore a € 25.000.000,00 mentre per gli importi intermedi le percentuali si applicano per interpolazione lineare.
Ricordiamo che nll'articolo 9 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n.1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, come modificato dall'articolo 5, comma 1 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, viene precisato che “I parametri individuati non possono condurre alla determinazione di un importo a base di gara superiore a quello derivante dall'applicazione delle tariffe professionali vigenti prima dell'entrata in vigore del presente decreto”.
Ecco, quindi, allegato alla presente notizia un quadro di sintesi contenuto nella bozza del nuovo decreto parametri e relativo al raffronto dei corrispettivi determinati sulla base della proposta dei nuovi parametri e sulla base del criterio di cui al Decreto ministeriale 4/4/2001 per gli affidamenti dei servizi di architettura e di ingegneria.
Nelle tavole riassuntive sono stati riportati i risultati ottenuti elaborando il calcolo dei corrispettivi suddiviso nelle varie fasi prestazionali (Preliminare Definitiva, Esecutiva, D.L. Sicurezza) nelle due ipotesi previste e sono stati predisposti vari esempi relativi ad opere pubbliche di differenti tipologie e caratteristiche e per vari importi del valore, analizzando un ampio spettro di casistiche considerate significative.
I risultati sono stati riportati nei successivi grafici di comparazione, sia suddivisi nelle fasi prestazionali parziali che nel dato complessivo che fanno notare come i nuovi parametri conducono alla determinazione di un importo a base di gara inferiore a quello derivante dall'applicazione delle tariffe professionali di cui al decreto ministeriale 4/4/2001.
A cura di Paolo
Oreto
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