Redditometro: controlli solo per i grandi evasori
Pensionati e piccoli contribuenti possono dormire sonni tranquilli. Questo è almeno quello che ha comunicato l'Agenzia delle Entrate che, facendo seguito all...
Pensionati e piccoli contribuenti possono dormire sonni tranquilli.
Questo è almeno quello che ha comunicato l'Agenzia delle Entrate
che, facendo seguito alle tesi circolate negli tempi da parte sia
degli organi di stampa che dei candidati alle prossime elezioni
politiche, per le quali il redditometro è uno strumento che andrà a
colpire i piccoli contribuenti risparmiatori, ha voluto chiarire
alcuni concetti.
L'Agenzia, con un comunicato del 20 gennaio 2013, ha, infatti, voluto tranquillizzare soprattutto i pensionati, categoria che sarà esclusa dalla selezione del nuovo redditometro che "è uno strumento che verrà utilizzato per individuare i finti poveri e, quindi, l'evasione "spudorata", ossia quella ritenuta maggiormente deplorevole dal comune sentire".
Ricordiamo che il nuovo redditometro, previsto dal Decreto Ministero dell'Economia e delle Finanze 24 dicembre 2012 recante "Contenuto induttivo degli elementi indicativi di capacità contributiva sulla base dei quali può essere fondata la determinazione sintetica del reddito" (Gazzetta ufficiale 04/01/2013, n. 3), è già entrato in vigore e la prima applicazione riguarderà le dichiarazioni presentate nel 2010, cioè i redditi 2009.
Viste soprattutto alcune recenti dichiarazioni dei candidati premier e il panico creato dai mezzi di stampa, l'Agenzia delle Entrate ha tranquillizzato tutti affermando che il redditometro sarà applicato nei casi in cui il contribuente, pur evidenziando una elevata capacità di spesa, dichiari redditi esigui, usufruendo così di agevolazioni dello Stato sociale negate ad altri che magari hanno un tenore di vita più modesto. A conferma di questo, l'Agenzia ha confermato che le posizioni con scostamenti inferiori a 12mila euro non saranno prese in considerazione. L'azione del redditometro sarà, dunque, indirizzata ad individuare casi eclatanti e non di leggeri scostamenti tra reddito dichiarato e quello speso.
L'Agenzia, con un comunicato del 20 gennaio 2013, ha, infatti, voluto tranquillizzare soprattutto i pensionati, categoria che sarà esclusa dalla selezione del nuovo redditometro che "è uno strumento che verrà utilizzato per individuare i finti poveri e, quindi, l'evasione "spudorata", ossia quella ritenuta maggiormente deplorevole dal comune sentire".
Ricordiamo che il nuovo redditometro, previsto dal Decreto Ministero dell'Economia e delle Finanze 24 dicembre 2012 recante "Contenuto induttivo degli elementi indicativi di capacità contributiva sulla base dei quali può essere fondata la determinazione sintetica del reddito" (Gazzetta ufficiale 04/01/2013, n. 3), è già entrato in vigore e la prima applicazione riguarderà le dichiarazioni presentate nel 2010, cioè i redditi 2009.
Viste soprattutto alcune recenti dichiarazioni dei candidati premier e il panico creato dai mezzi di stampa, l'Agenzia delle Entrate ha tranquillizzato tutti affermando che il redditometro sarà applicato nei casi in cui il contribuente, pur evidenziando una elevata capacità di spesa, dichiari redditi esigui, usufruendo così di agevolazioni dello Stato sociale negate ad altri che magari hanno un tenore di vita più modesto. A conferma di questo, l'Agenzia ha confermato che le posizioni con scostamenti inferiori a 12mila euro non saranno prese in considerazione. L'azione del redditometro sarà, dunque, indirizzata ad individuare casi eclatanti e non di leggeri scostamenti tra reddito dichiarato e quello speso.
A cura di Gabriele
Bivona
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DM 24/12/2012