Dall'Agenzia delle Entrate le Metodologie di controllo per Ingegneri, Architetti e Geometri
Professionisti all'erta, dopo gli avvertimenti della Guardia di Finanza, anche l'Agenzia delle Entrate ha armato le proprie balestre contro gli evasori fiscali
Professionisti all'erta, dopo gli avvertimenti della Guardia di
Finanza, anche l'Agenzia delle Entrate ha armato le proprie
balestre contro gli evasori fiscali, con particolare attenzione per
chi opera direttamente con i consumatori finali e che, quindi, ha
potenzialmente maggiori possibilità di occultare i ricavi.
Sono, infatti, state predisposte 97 apposite metodologie per il
controllo di alcune attività economiche, che hanno lo scopo di:
- uniformare i comportamenti operativi degli uffici al fine di assicurare ai controlli uno standard qualitativo più elevato;
- contribuire allo sviluppo di maggiori professionalità e capacità di controllo del personale;
- aumentare la proficuità dei risultati attraverso una sistematica utilizzazione delle indagini indirette (riscontri esterni, ecc.);
- indirizzare le indagini sugli aspetti sostanziali della posizione fiscale del contribuente, riducendo al minimo i controlli formali.
Tra le metodologie predisposte, segnaliamo quelle relative ai
seguenti comparti:
- Ingegneri, Architetti, Geometri;
- Amministratori di beni immobili per conto terzi;
- Commercialisti, Ragionieri, Consulenti tributari;
- Studi legali;
- Studi notarili.
Per quanto concerne le metodologie relative a Ingegneri, Architetti
e Geometri, segnaliamo il paragrafo 2.3 Profili organizzativi e
inquadramento giuridico - Modalità di esercizio della
professione che definisce e circoscrive l'attività dei
professionisti. In particolare, per quanto concerne ingegneri e
architetti, oggetto della loro professione sono le opere di
edilizia civile, i rilievi geometrici nonché le opere di edilizia
di rilevante carattere artistico, il restauro ed il ripristino per
l'antichità e le belle arti.
In sintesi gli incarichi tipici della professione sono:
- progettazione;
- direzione dei lavori;
- collaudi;
- consulenze;
- perizie.
Nella definizione dell'attività del geometra, l'Agenzia
scrive che è oggetto della loro attività, con esclusione
comunque del calcolo del cemento armato, la progettazione, la
direzione, l'assistenza e la contabilità dei lavori di costruzione
edile.
In particolare, gli incarichi professionali tipici di questa
categoria sono:
- progettazione;
- direzione, assistenza e contabilità dei lavori;
- collaudi;
- perizie e stime;
- rilievi topografici;
- attività catastali;
- redazioni di tabelle millesimali;
- consulenze tecniche e d'ufficio;
- attività contenziosa;
- amministrazione di beni;
- compilazione di dichiarazioni di successione.
Certamente la precisazione fatta dall'Agenzia circa
l'esclusione del calcolo del cemento armato non sarà
benevolmente accolta dalla categorie dei geometri che
sull'argomento hanno dovuto battersi in parecchi tribunali
d'Italia.
Per quanto riguarda la tariffa professionale, l'Agenzia ha
ricordato che la tariffa minima è rimasta obbligatoria fino
all'emanazione del d.l. n. 223 del 2006 (c.d. Decreto
Visco-Bersani) che ha stabilito tra l'altro che la fissazione della
tariffa da parte del professionista è completamente rimessa alle
leggi del mercato, senza un vincolo a sottostare ad un minimo
fissato per legge.
Per quanto riguarda la metodologia di controllo le
metodologie dell'Agenzia sono molto meticolose (mi si passi
l'effetto cacofonico) nel definire i controlli presso la sede del
professionista, in particolare, precisando come generalmente gli
orari antimeridiani sono utilizzati dal professionista per il
disbrigo delle pratiche presso gli uffici pubblici, ovvero per
attività esterne (cantieri). In tal senso, per sfruttare l'effetto
sorpresa e accedere presso lo studio del professionista in sua
presenza o di un suo delegato, l'orario migliore risulta essere
quello pomeridiano. Attenzione, dunque, il pomeriggio!
Al fine di inquadrare la realtà reddituale del professionista,
queste sono le informazioni che saranno presi in
considerazione:
- età del soggetto, anno d'iscrizione all'albo, data di inizio dell'attività. Normalmente ad una maggiore anzianità corrisponde una maggiore redditività;
- eventuale rilevamento dell'attività da uno o da entrambi i genitori;
- prestigio delle sedi, eventualmente esistenti anche in più comuni, ubicazione ed ampiezza delle stesse.
Sarà preso in considerazione anche il locale adibito a studio ed
in particolare se è di proprietà o in locazione.
Alleghiamo le metodologie per una piacevole lettura e mi
raccomando: tutti all'erta!Essendo tipicamente e storicamente i
professionisti tutti evasori, certamente anche oggi navigano
nell'oro e meritano un maggior controllo da parte di Agenzia delle
Entrate e Guardia di Finanza.