Città della Scienza, Architetti: cultura e bellezza fanno paura alla criminalità
"L'odioso ed infame crimine perpetrato nei confronti del bell'edificio della Città della Scienza di Napoli dimostra, casomai ce ne fosse ancora bisogno, che ...
"L'odioso ed infame crimine perpetrato nei confronti del
bell'edificio della Città della Scienza di Napoli dimostra, casomai
ce ne fosse ancora bisogno, che cultura e bellezza rappresentano un
binomio che fa paura alla criminalità. Dimostra, altresì, come la
buona architettura possa simboleggiare e rappresentare il riscatto
di una città, di un quartiere, esprimendo le sue energie migliori e
più positive, le sue speranze di rinascita".
Questo il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori su quanto accaduto alla Città della Scienza fiore all'occhiello di Napoli oltre che dell'intero Paese, che ogni anno ospita 350.000 visitatori e che in poco tempo è diventato il polo scientifico di riferimento per ricercatori e scolaresche.
"Per questo motivo - continua- il Paese, le istituzioni hanno il dovere di non arretrare ma, al contrario, di continuare ad investire su tutti i processi di trasformazione, democratica e consapevole, del territorio volti al progresso e al riscatto sociale ed economico".
"La comunità degli architetti italiani - conclude il CNAPPC - esprime, in questo triste momento, la propria solidarietà alla Città di Napoli, ai lavoratori e i frequentatori della Città della Scienza, al suo progettista Massimo Pica Ciamarra. Esprime anche l'auspicio che le istituzioni siano in grado di assicurare, al più presto, i colpevoli alla giustizia e di finanziare rapidamente la ricostruzione di una struttura che, nel proprio ambito, costituiva un gioiello culturale del capoluogo campano e un polo tecnologico e scientifico d'avanguardia".
Questo il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori su quanto accaduto alla Città della Scienza fiore all'occhiello di Napoli oltre che dell'intero Paese, che ogni anno ospita 350.000 visitatori e che in poco tempo è diventato il polo scientifico di riferimento per ricercatori e scolaresche.
"Per questo motivo - continua- il Paese, le istituzioni hanno il dovere di non arretrare ma, al contrario, di continuare ad investire su tutti i processi di trasformazione, democratica e consapevole, del territorio volti al progresso e al riscatto sociale ed economico".
"La comunità degli architetti italiani - conclude il CNAPPC - esprime, in questo triste momento, la propria solidarietà alla Città di Napoli, ai lavoratori e i frequentatori della Città della Scienza, al suo progettista Massimo Pica Ciamarra. Esprime anche l'auspicio che le istituzioni siano in grado di assicurare, al più presto, i colpevoli alla giustizia e di finanziare rapidamente la ricostruzione di una struttura che, nel proprio ambito, costituiva un gioiello culturale del capoluogo campano e un polo tecnologico e scientifico d'avanguardia".
A cura di Ilenia
Cicirello
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