Mercato immobiliare: Nel 2012 - 24 % del settore non residenziale
E' stato presentato ieri 28 maggio a Roma il Rapporto 2013 dedicato alla compravendita degli immobili di unità immobiliari di tipo produttivo, terziario e co...
E' stato presentato ieri 28 maggio a Roma il Rapporto 2013
dedicato alla compravendita degli immobili di unità immobiliari
di tipo produttivo, terziario e commerciale realizzato
congiuntamente dall'Agenzia del Territorio e
dall'Associazione nazionale delle società di leasing
(ASSILEA). I lavori sono stati introdotti dal vicedirettore
dell'Agenzia delle Entrate, Gabriella Alemanno, e dal
presidente dell'Associazione nazionale delle società di leasing
(Assilea), Edoardo Bacis. La pubblicazione fornisce
annualmente i dati di consuntivo del mercato italiano degli
immobili non residenziali, attraverso l'analisi territoriale
dello stock, dei volumi di compravendita e delle quotazioni delle
tipologie immobiliari negozi, uffici e capannoni, che rappresentano
con maggior significatività il mercato immobiliare commerciale,
terziario e produttivo.
Lo studio rappresenta un resoconto analogo al Rapporto sul mercato residenziale, recentemente pubblicato insieme all’Abi.
Il segno negativo del mercato residenziale, che nel 2012 rispetto al 2011 ha segnato un meno 26 %, si conferma anche per il mercato immobiliare non residenziale e, quindi, anche per le compravendite delle altre tipologie immobiliari si ha una netta flessione rispetto all'anno precedente ed una contrazione ancora più pesante si registra nel settore del leasing immobiliare.
In valore assoluto, sono 46.925 le unità immobiliari non residenziali scambiate lo scorso anno con un calo del 24%, rispetto all'anno precedente e, in tutte le aree territoriali, per gli uffici e i negozi (settori terziario e commerciale) il calo va oltre il 20%, mentre per i capannoni (settore produttivo) le diminuzioni risultano in generale meno significative, particolarmente nelle Isole (-1,7%).
Parallelamente, risultano in discesa anche le quotazioni medie, con il -2,1% per i negozi, -1,6% per gli uffici e -0,9% per i capannoni.
A rendere ancor più chiara l'idea della netta riduzione registrata nel settore degli immobili non residenziali è, infine, la stima del valore di scambio, che nel 2012 totalizza un importo di circa 14,5 miliardi di euro, vale a dire 4,4 miliardi di euro in meno rispetto al 2011. Se, poi, si prende a riferimento il 2008, anno in cui risale la prima stima, il calo del fatturato del non residenziale supera persino il 40%, con una perdita di oltre 10 miliardi di euro di valore.
Lo studio rappresenta un resoconto analogo al Rapporto sul mercato residenziale, recentemente pubblicato insieme all’Abi.
Il segno negativo del mercato residenziale, che nel 2012 rispetto al 2011 ha segnato un meno 26 %, si conferma anche per il mercato immobiliare non residenziale e, quindi, anche per le compravendite delle altre tipologie immobiliari si ha una netta flessione rispetto all'anno precedente ed una contrazione ancora più pesante si registra nel settore del leasing immobiliare.
In valore assoluto, sono 46.925 le unità immobiliari non residenziali scambiate lo scorso anno con un calo del 24%, rispetto all'anno precedente e, in tutte le aree territoriali, per gli uffici e i negozi (settori terziario e commerciale) il calo va oltre il 20%, mentre per i capannoni (settore produttivo) le diminuzioni risultano in generale meno significative, particolarmente nelle Isole (-1,7%).
Parallelamente, risultano in discesa anche le quotazioni medie, con il -2,1% per i negozi, -1,6% per gli uffici e -0,9% per i capannoni.
A rendere ancor più chiara l'idea della netta riduzione registrata nel settore degli immobili non residenziali è, infine, la stima del valore di scambio, che nel 2012 totalizza un importo di circa 14,5 miliardi di euro, vale a dire 4,4 miliardi di euro in meno rispetto al 2011. Se, poi, si prende a riferimento il 2008, anno in cui risale la prima stima, il calo del fatturato del non residenziale supera persino il 40%, con una perdita di oltre 10 miliardi di euro di valore.
A cura di Gabriele
Bivona
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