Osservatorio Oice-Informatel: Estate positiva per il mercato pubblico dei soli servizi, ancora in calo gli appalti "misti"
Il trimestre di luglio, agosto e settembre, segna un +9,3% in valore rispetto allo stesso trimestre del 2012; nonostante il risultato estivo, i nove mesi del...
Il trimestre di luglio, agosto e settembre, segna un +9,3% in
valore rispetto allo stesso trimestre del 2012; nonostante il
risultato estivo, i nove mesi del 2013 si chiudono con un -11,0%
sulle stesso periodo del 2012. Questi in estrema sintesi i dati
aggiornati al 30 settembre 2013 dell'osservatorio
OICE-Informatel.
Le gare per servizi di ingegneria e architettura rilevate nel mese di settembre sono state 293 (di cui 15 sopra soglia), per un importo di 29,8 milioni di euro (19,5 sopra soglia). Rispetto al mese di settembre del 2012 il numero delle gare sale del 31,4% (nessuna variazione sopra soglia e +33,7% sotto soglia) e il loro valore cresce del 30,4% (+52,4% sopra soglia e +2,4% sotto soglia).
Ancora negativo il confronto tra il 2013 e il 2012: nei mesi da gennaio a settembre 2013 sono state bandite 2.872 gare per un importo complessivo di 308,9 milioni di euro che, rispetto agli stessi mesi del 2012, crescono del 7,3% nel numero (+15,7% sopra soglia e +6,5% sotto soglia) e calano dell’11,0% nel valore (-14,7% sopra soglia e -2,3% sotto soglia).
"I dati di settembre sembrano confermare la timida inversione di tendenza - ha dichiarato Patrizia Lotti, Presidente OICE - iniziata a giugno nel mercato pubblico dei servizi di ingegneria, la spinta viene dalle Amministrazioni centrali dello Stato, dalle Regioni e dai Comuni, che devono rispondere alle urgenze del territorio, per troppi anni frenata dal cieco rigore nei conti; assecondare questa spinta riprendendo gli investimenti in infrastrutture è la richiesta che viene da tutto il Paese. Rimane ancora da risolvere il problema derivante dall'applicazione del contributo del 4% sul fatturato estero che penalizza immotivatamente le nostre società che vanno all'estero. In sede parlamentare e presso il Ministero del lavoro le soluzioni sono state approntate, ma troviamo assurdo e illogico che il Ministero dell'economia si opponga adducendo ragioni di copertura, quando si tratta di una norma, peraltro illegittima, che sta compromettendo tutti gli sforzi delle nostre società. E' ora - ha affermato Patrizia Lotti - che il Governo dia un segnale forte su questo punto per evitare che le nostre società siano costrette a difendersi da una vessazione contributiva illogica e controproducente. C'è poi il tema della legge di stabilità che a nostra avviso dovrebbe costituire lo strumento per rendere più efficiente ed efficace la spesa pubblica, riallocando funzioni delle Amministrazioni che possono essere soddisfatte con maggiore profitto attraverso l’apporto di chi opera sul mercato dei servizi tecnico-professionali, ponendo fine alle improduttive gestioni “in house” a livello locale e creando fondi per la progettualità che sappiano anche intercettare le opportunità di cofinanziamento comunitario. Il ‘fil rouge’ di questa operazione dovrebbe essere quello di ridare centralità al progetto, primo e fondamentale anello della filiera delle costruzioni, e con esso al ruolo e alla dignità del progettista. Infine ma non ultimo bisogna risolvere la scandalosa piaga dei ritardati pagamenti: è inammissibile per uno Stato serio consentire che chiudano società che vantano crediti per lo Stato non onorati; la soluzione avviata deve essere accelerata con forza".
Sempre troppo alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate. In base ai dati raccolti fino a settembre il ribasso medio sul prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2011 è al 39,0%, per quelle indette nel 2012 è al 34,3%. Il ribasso raggiunge il 50% nell'aggiudicazione della gara pubblicata nel 2013 dalla IREN spa di Parma per l'affidamento di incarico di progettazione definitiva e di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione relativamente all'impianto di trattamento meccanico e biologico da realizzarsi presso il sito Ecoerre di Reggio Emilia, con un importo a base d'asta di 270.000 euro, aggiudicata per 135.000 euro.
Valutando il valore messo in gara per tipologia di stazione appaltante è da notare che nei nove mesi del 2013, rispetto allo stesso periodo del 2012, crescono: Regioni (+85,7%), Amministrazioni dello Stato (+7,2%) e Comuni (+3,2%). Sono ancora in diminuzione: Consorzi, Comunità montane e altro (-41,6%), Province (-34,7%), Ospedali, USL e ASL (-20,6%), Università ed enti di ricerca (-12,4%), IACP (-86,0%) e Concessionari e privati sovvenzionati (-22,6%).
Analizzando la posizione dell’Italia rispetto agli altri paesi europei, si rileva che il numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria, è passato dalle 217 dei primi nove mesi 2012 alle 251 del 2013: +15,7%. Nell'insieme dei paesi dell'Unione Europea il numero dei bandi per servizi di ingegneria e architettura mostra nello stesso periodo un incremento inferiore a quello italiano: +1,8%. Rimane comunque sempre molto modesta, al 2,2%, la quota del nostro Paese sul numero totale delle gare pubblicate, risultando di gran lunga inferiore rispetto a quella di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 37,4%, Germania il 15,6%, Polonia il 7,5%, Gran Bretagna il 4,6%, Svezia il 4,4%.
Sempre in forte calo, nonostante un piccolo recupero nei mesi estivi, l’andamento delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme. Il valore messo in gara nei nove mesi del 2013 scende del 28,4% rispetto agli stessi mesi del 2012.
Fonte: www.oice.it
Le gare per servizi di ingegneria e architettura rilevate nel mese di settembre sono state 293 (di cui 15 sopra soglia), per un importo di 29,8 milioni di euro (19,5 sopra soglia). Rispetto al mese di settembre del 2012 il numero delle gare sale del 31,4% (nessuna variazione sopra soglia e +33,7% sotto soglia) e il loro valore cresce del 30,4% (+52,4% sopra soglia e +2,4% sotto soglia).
Ancora negativo il confronto tra il 2013 e il 2012: nei mesi da gennaio a settembre 2013 sono state bandite 2.872 gare per un importo complessivo di 308,9 milioni di euro che, rispetto agli stessi mesi del 2012, crescono del 7,3% nel numero (+15,7% sopra soglia e +6,5% sotto soglia) e calano dell’11,0% nel valore (-14,7% sopra soglia e -2,3% sotto soglia).
"I dati di settembre sembrano confermare la timida inversione di tendenza - ha dichiarato Patrizia Lotti, Presidente OICE - iniziata a giugno nel mercato pubblico dei servizi di ingegneria, la spinta viene dalle Amministrazioni centrali dello Stato, dalle Regioni e dai Comuni, che devono rispondere alle urgenze del territorio, per troppi anni frenata dal cieco rigore nei conti; assecondare questa spinta riprendendo gli investimenti in infrastrutture è la richiesta che viene da tutto il Paese. Rimane ancora da risolvere il problema derivante dall'applicazione del contributo del 4% sul fatturato estero che penalizza immotivatamente le nostre società che vanno all'estero. In sede parlamentare e presso il Ministero del lavoro le soluzioni sono state approntate, ma troviamo assurdo e illogico che il Ministero dell'economia si opponga adducendo ragioni di copertura, quando si tratta di una norma, peraltro illegittima, che sta compromettendo tutti gli sforzi delle nostre società. E' ora - ha affermato Patrizia Lotti - che il Governo dia un segnale forte su questo punto per evitare che le nostre società siano costrette a difendersi da una vessazione contributiva illogica e controproducente. C'è poi il tema della legge di stabilità che a nostra avviso dovrebbe costituire lo strumento per rendere più efficiente ed efficace la spesa pubblica, riallocando funzioni delle Amministrazioni che possono essere soddisfatte con maggiore profitto attraverso l’apporto di chi opera sul mercato dei servizi tecnico-professionali, ponendo fine alle improduttive gestioni “in house” a livello locale e creando fondi per la progettualità che sappiano anche intercettare le opportunità di cofinanziamento comunitario. Il ‘fil rouge’ di questa operazione dovrebbe essere quello di ridare centralità al progetto, primo e fondamentale anello della filiera delle costruzioni, e con esso al ruolo e alla dignità del progettista. Infine ma non ultimo bisogna risolvere la scandalosa piaga dei ritardati pagamenti: è inammissibile per uno Stato serio consentire che chiudano società che vantano crediti per lo Stato non onorati; la soluzione avviata deve essere accelerata con forza".
Sempre troppo alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate. In base ai dati raccolti fino a settembre il ribasso medio sul prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2011 è al 39,0%, per quelle indette nel 2012 è al 34,3%. Il ribasso raggiunge il 50% nell'aggiudicazione della gara pubblicata nel 2013 dalla IREN spa di Parma per l'affidamento di incarico di progettazione definitiva e di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione relativamente all'impianto di trattamento meccanico e biologico da realizzarsi presso il sito Ecoerre di Reggio Emilia, con un importo a base d'asta di 270.000 euro, aggiudicata per 135.000 euro.
Valutando il valore messo in gara per tipologia di stazione appaltante è da notare che nei nove mesi del 2013, rispetto allo stesso periodo del 2012, crescono: Regioni (+85,7%), Amministrazioni dello Stato (+7,2%) e Comuni (+3,2%). Sono ancora in diminuzione: Consorzi, Comunità montane e altro (-41,6%), Province (-34,7%), Ospedali, USL e ASL (-20,6%), Università ed enti di ricerca (-12,4%), IACP (-86,0%) e Concessionari e privati sovvenzionati (-22,6%).
Analizzando la posizione dell’Italia rispetto agli altri paesi europei, si rileva che il numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria, è passato dalle 217 dei primi nove mesi 2012 alle 251 del 2013: +15,7%. Nell'insieme dei paesi dell'Unione Europea il numero dei bandi per servizi di ingegneria e architettura mostra nello stesso periodo un incremento inferiore a quello italiano: +1,8%. Rimane comunque sempre molto modesta, al 2,2%, la quota del nostro Paese sul numero totale delle gare pubblicate, risultando di gran lunga inferiore rispetto a quella di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 37,4%, Germania il 15,6%, Polonia il 7,5%, Gran Bretagna il 4,6%, Svezia il 4,4%.
Sempre in forte calo, nonostante un piccolo recupero nei mesi estivi, l’andamento delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme. Il valore messo in gara nei nove mesi del 2013 scende del 28,4% rispetto agli stessi mesi del 2012.
Fonte: www.oice.it
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